Cumulare permessi legge 104, le regole 2019
Quali sono le regole sui permessi legge 104 e la possibilità di cumulare questo diritto con altre agevolazioni? La normativa aggiornata.
Continua a essere carica di particolarità la legge 104 con i successivi aggiornamenti che, fino al 2019, disciplinano i permessi per i lavoratori con handicap gravi e la possibilità di cumulare gli stessi permessi.
Destinatari dei permessi legge 104 sono i lavoratori dipendenti che si trovano in uno stato di disabilità grave ovvero i familiari che li assistono. Non tutti perché rientrano in questa categoria i genitori, il coniuge, il convivente di fatto in grado di esibire la dichiarazione di convivenza anagrafica rilasciata dal Comune di residenza, il partner con unione civile, parenti e affini entro il secondo grado, parenti e affini entro il terzo grado.
In questa ultima circostanza è necessario il rispetto di requisiti ben precisi da parte del genitore, del coniuge o del disabile ed esattamente il compimento di 65 anni di età, l'invalidità a carattere permanente, la morte o la mancanza.
La prima questione da chiarire è se possibile il cumulo dei permessi legge 104 per il lavoratore che assiste più di un familiare con handicap grave. La risposta è affermativa, ma non per tutti i destinatari di questo diritto, bensì solo nel caso in cui siano coinvolti il coniuge, un parente o affine fino al primo grado, un parente o affine fino al secondo grado se i genitori o il coniuge del disabile hanno compiuto 65 anni di età o se sono colpiti da malattie invalidanti o sono deceduti o mancanti.
In realtà, il cumulo è permesso anche agli stessi lavoratori con disabilità grave che assistono un familiare nelle stesse condizioni di gravità.
Andando anche al di là della legge 104, il cumulo è possibile con i permessi per allattamento di un altro figlio. Questa opzione è garantita solo a chi assiste un figlio con meno di 3 anni e colpito da disabilità grave. Entrando ancora di più nel dettaglio di questa opportunità, se l'orario di lavoro quotidiano è almeno di 6 ore, il lavoratore può godere di 2 ore di permesso per il figlio disabile e di 2 ore di permesso per l'allattamento.
Ma se l'orario di lavoro è minore delle 6 ore al giorno, il lavoratore può fruire di 1 ora per assistere un figlio con meno di 3 anni e colpito da disabilità grave e 1 ora per allattamento di un altro figlio.
Anche in questo caso occorre fare i conti con i dettagli, che in questo caso prevedono l'impossibilità di cumulo dei permessi legge 104 e dei permessi per allattamento se il figlio disabile sia lo stesso. C'è però una scappatoia: la certificazione del dirigente del centro medico legale dell'Istituto nazionale della previdenza sociale sulla gravità dell'handicap? E se i figli disabili sono gemelli? In questo caso le ore, da fruire su base oraria o giornaliera, sono il doppio.
Non è infine possibile fruire dei permessi legge 104 nei periodi di ricovero purché il disabile sia in stato vegetativo persistenti, sia richiesta dai sanitari l'assistenza di un familiare, il disabile è costretto a effettuare visite e terapie al di fuori della struttura di ricovero.