La normativa legata alla legge 104 continua a essere soggetta a cambiamenti anche per via del mutamento del mercato del lavoro con l'avvento dello smart working. Ecco le novità.
La legge 104 parla chiaro in relazione alle agevolazioni che i lavoratori possono chiedere e ottenere. Tre giorni di permesso in un mese, che si possono utilizzare anche in modo frazionato. Due anni di congedo straordinario durante l'attività lavorativa: anche in questo caso si può richiedere in modalità frazionata. Congedo parentale per figli disabili prolungato per la durata massima di tre anni.
In tempi di smart working la normativa si aggiorna e prevede adesso nuove specificazioni che vale la pena approfondire. Vediamo quindi:
Ancora più esattamente, in base alle nuove disposizioni, il lavoratore dipendente, pubblico o privato, ha diritto a fruire di tre giorni di permesso mensile retribuito coperto da contribuzione figurativa, anche in maniera continuativa, per assistere una persona con disabilità in situazione di gravità, che non sia ricoverata a tempo pieno, rispetto alla quale il lavoratore sia coniuge, parte di una unione civile, convivente di fatto.
Dopodiché, fermo restando il limite complessivo di tre giorni, per l'assistenza allo stesso individuo con disabilità in situazione di gravità, il diritto può essere riconosciuto, su richiesta, a più soggetti tra quelli sopra elencati, che possono fruirne in via alternativa tra loro.
Previsto quindi un supplemento di attenzione per lo smart working nell'ambito della legge 104. Hanno un accesso prioritario caregiver; in presenza di figli disabili; nei tre anni successivi alla conclusione del periodo di congedo di maternità e paternità. Ma è fondamentale che nell'accordo tra le parti siano specificati la durata, l'indicazione dei periodi di alternanza tra lavoro agile e in presenza, le fasce orarie di reperibilità in modalità agile, le misure per assicurare la disconnessione, il monte ore di lavoro agile.
Semaforo verde alla fruizione dei permessi legge 104 anche in caso di unione civile, di grado di parentela entro il secondo grado e perfino di terzo se il genitore, il coniuge, il partner dell'unione civile o il convivente della persona affetta da disabilità grave hanno compiuto 65 anni di età, sono deceduti o mancanti o sono affetti da invalidità permanente.
Di interessante c'è da rilevare che la Corte di Cassazione è intervenuta a più riprese per disciplinare la materia con importanti sentenze, come quella relativa alla possibilità di cumulare i permessi legge 104 nel caso di assistenza di più disabili.
Le principali novità del 2022 in riferimento ai permessi legge 104 e lavorare in smart working riguardano l'estensione dei gradi di parentela in quanto ne possono usufruire anche i conviventi. Come spiegato dall'Inps, permessi 104 e congedi speciali, nel caso di unioni civili, possono essere richiesti anche in caso di parenti dell'altra parte.
I permessi sono riconosciuti ai lavoratori affetti da disabilità grave e ai familiari che assistono una persona con handicap in situazione di gravità. Si tratta di tre giorni di riposo al mese anche frazionabili in ore o riposi giornalieri di una o due ore.
Nel tempo è stato introdotto un nuovo tipo di congedo retribuito per i genitori di figlio con handicap grave: la lavoratrice madre o il lavoratore padre, anche adottivi o affidatari e anche non conviventi, hanno diritto di fruire di 2 anni, continuativi o frazionati, di congedo retribuito.
Il diritto compete anche ai fratelli e alle sorelle del soggetto handicappato grave e con lui conviventi, lavoratori dipendenti, in caso di scomparsa di entrambi i genitori.