Indennità di accompagnamento 2022 come funziona. Leggi e normative attuali

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Indennità di accompagnamento 2022 come f

Indennità di accompagnamento 2022 come funziona. Leggi e normative attuali

C'è anche l'indennità di accompagnamento tra gli strumenti nel 2022 a disposizione di chi si trova in una situazione di difficoltà fisica e mentale. A differenza di altri sostegni al reddito per invalidi, i requisiti previsti all'ingresso sono inferiori sia dal punto di vista quantitativo e sia qualitativo.

Di conseguenza, una volta ottenuto il via libera per ragioni quasi esclusivamente sanitarie, diventa semplice riuscire ad accedere all'indennità di accompagnamento che viene erogata mese per mese e anno per anno. Proprio questo, come vedremo a breve nel dettaglio analizzando l'importo del 2022, è un'altra delle caratteristiche peculiari.

Anche se le modifiche non sono così rilevanti, la somma erogata varia di anno in anno. Entriamo allora nei dettagli per analizzare alcuni elementi specifici e in particolare

  • Come funziona indennità di accompagnamento 2022
  • Indennità di accompagnamento 2022, normative e leggi

 

Come funziona indennità di accompagnamento 2022

Il primissimo aspetto da chiarire è quello relativo ai requisiti: a chi spetta l'indennità di accompagnamento 2022? La condizione di base è l'invalidità ed esattamente l'impossibilità di deambulare senza l'aiuto continuo di un accompagnatore ovvero l'incapacità di compiere gli atti quotidiani della vita per cui è necessaria un'assistenza costante.

Pensiamo ad esempio alla nutrizione e alla vestizione, ma anche all'assunzione di eventuali farmaci fondamentali. Se questa è il requisito sanitario imprescindibile, dall'altra si ricorda l'indispensabilità sia della residenza e sia della cittadinanza italiana (o di uno dei Paesi dell'Unione europea, ma comunque con residenza in Italia).

L'indennità di accompagnamento 2022 è concessa anche ai cittadini extracomunitari in possesso del permesso di soggiorno di lungo periodo.


 

Ma se le condizioni per accedere all'indennità di accompagnamento 2022 sono chiare, allo stesso tempo occorre prestare attenzione ai cosiddetti requisti negativi ovvero alle condizioni per cui è possibile perdere questo aiuto pubblico.

Innanzitutto, in caso di ricovero in strutture sanitarie con retta a carico dello Stato o di altro ente pubblico in reparti di lungodegenza o riabilitativi, l'erogazione dell'importo viene sospesa per tutto il periodo e riprende al termine del ricovero.

Si tratta del caso più frequente che porta alla sospensione dell'indennità di accompagnamento, a cui aggiungere il caso particolare del rifiuto per vizi di forma che, come ribadito da una nota sentenza della Corte di Cassazione, non è valido. Proprio il fronte giudiziario va seguito con attenzione perché è un'altra fonte di novità e di cambiamenti in materia di indennità di accompagnamento.


 

Proprio in questo contesto sono infatti stati specificati alcuni concetti chiave. Ad esempio che l'indennità è sì riconosciuta al disabile ma il destinatario reale e di conseguenza un ruolo centrale è ricoperto dall'accompagnatore. Anche per ragioni di contabilità, lo Stato spinge le famiglie a prendersi cura del disabile.

E poi, in merito all'utilizzo dell'importo erogato l'indennità di accompagnamento 2022 non è pensata per il sostentamento economico del disabile. Non è affatto un caso che il requisito del reddito non sia previsto: spetta a tutti senza distinzioni.


 

Indennità di accompagnamento 2022, normative e leggi

La principale distinzione tra l'indennità di accompagnamento 2022 e altre forme di sostegno per invalidi è l'indipendenza dall'età del richiedente. La normativa in vigore prevede anche un'altra particolare: al compimento dei 18 anni è possibile richiedere l'invalidità civile che è così compatibile.

C'è però un dettaglio procedurale a cui prestare attenzione: la richiesta va avanzata con qualche mese di anticipo rispetto al raggiungimento della maggiore età.

E a proposito di particolarità, al di là del caso se sia possibile guidare con indennità di accompagnamento, è indispensabile fare presente la piena compatibilità con lo svolgimento di attività lavorativa, ma non è cumulabile con altre indennità simili erogate per cause di servizio, lavoro o guerra.

Di conseguenza, prima di presentare domanda, a cui segue una visita particolareggiata, è consigliabile verificare con attenzione la propria posizione.


 

E ancora: l'indennità di accompagnamento 2022 non è legata ai limiti di reddito, ma non è reversibile ovvero non si trasmette agli eredi dopo la morte dell'invalido. Tuttavia è indipendente dalla composizione del nucleo familiare di chi ne fa richiesta.

Pari a 517,94 euro per il 2022, questa cifra viene erogato dal primo giorno del mese successivo la presentazione della domanda e corrisposta per 12 mensilità.

Non è soggetta a Irpef e dunque non occorre indicarla nella dichiarazione dei redditi. Passaggio decisivo per ricevere l'indennità di accompagnamento è la presentazione della domanda all'Inps, in cui sono contenuti i dati anagrafici del richiedente, gli eventuali ricoveri e le modalità di riscossione della somma prevista. Dalla domanda alla visita, i tempi sono di circa 30 giorni.