Indennità di accompagnamento, le modifiche già ufficiali e quelle previste nel 2023

di Marianna Quatraro pubblicato il
Indennità di accompagnamento, le modific

Quali sono le novità già approvate per l’indennità di accompagnamento 2023 e cosa ancora può cambiare quest’anno 2023. Chiarimenti

Quali sono le modifiche già ufficiali e quelle previste nel 2023 per l’indennità di accompagnamento? L'indennità di accompagnamento è una prestazione assistenziale riconosciuta dall'Inps ai soggetti mutilati o invalidi totali per i quali è stata accertata l’impossibilità di deambulare senza l’aiuto di un accompagnatore o a cui è stata riconosciuta l’incapacità di compiere gli atti quotidiani della vita.

L'indennità di accompagnamento viene corrisposta per 12 mensilità a decorrere dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda o dalla data indicata dalle commissioni sanitarie nel verbale di accertamento dell'invalidità civile. Vediamo cosa cambia quest'anno per il riconoscimento dell'indennità di accompagnamento.

  • Modifiche già ufficiali 2023 per indennità di accompagnamento
  • Quali ulteriori novità si attendono per indennità di accompagnamento 2023


Modifiche già ufficiali 2023 per indennità di accompagnamento

Le modifiche già ufficiali per il 2023 per l’indennità di accompagnamento riguardano innanzitutto gli importi della prestazione che sono stati comunicati in versione aggiornata a quest’anno dall’Inps, anch’essi soggetti ad aumenti per rivalutazione annuale.

L’Inps ha, infatti, reso note le tabelle con i nuovi importi previsti dal primo gennaio 2023 per l’invalidità civile e con particolare riferimento all’indennità di accompagnamento, i nuovi importi fissati per quest’anno sono i seguenti:

  • l’indennità di accompagnamento di invalidi civili totali è di 527,16 euro senza alcun limite di reddito;
  • l’indennità di accompagnamento di ciechi civili assoluti è di 959,21 euro senza alcun limite di reddito;
  • per l’indennità speciale ciechi ventesimisti 217,64 euro senza alcun limite di reddito.
Nulla cambia, invece, per quest’anno 2023 per i beneficiari dell’indennità di accompagnamento: come precisato dall’Inps, infatti, la prestazione spetta esclusivamente ai cittadini in possesso dei requisiti sanitari residenti stabilmente in Italia, indipendentemente da età e reddito personale annuo e la domanda per avere l’indennità di accompagnamento deve essere presentata direttamente all’Inps e solo in modalità online, rivolgendosi ad una Caf o ad un’associazione di categoria (ANMIC, ENS, UIC, ANFASS).

In particolare, per poter richiedere l'indennità di accompagnamento bisogna soddisfare i seguenti requisiti:

  • avere la cittadinanza italiana;
  • avere residenza stabile in Italia;
  • avere avuto il riconoscimento dell’inabilità totale e permanente (100%);
  • avere avuto il riconoscimento dell'impossibilità a deambulare autonomamente senza l'aiuto permanente di un accompagnatore;
  • aver avuto il riconoscimento dell’impossibilità a compiere autonomamente gli atti quotidiani della vita senza un’assistenza continua;
  • per i cittadini stranieri comunitari, essere iscritti all’anagrafe del comune di residenza;
  • per i cittadini stranieri extracomunitari, avere il permesso di soggiorno di almeno un anno.

Quali ulteriori novità si attendono per indennità di accompagnamento 2023

Per le modifiche attese per il 2023 relative alla indennità di accompagnamento, si era parlato tempo fa della possibilità di cancellazione della prestazione per tutti i soggetti mutilati o invalidi civili che non sono in grado di deambulare senza un soggetto in accompagnamento o sono soggetti non in grado di svolgere le funzioni quotidiane in autonomia. Ma così non sarà. Piuttosto l’indennità di accompagnamento potrebbe essere modificata.

Le eventuali modifiche previste per l’indennità di accompagnamento 2023 potrebbero essere definite per fornire un sostegno economico alla persona non autosufficiente ma anche per dare la possibilità al soggetto di scegliere se godere direttamente di un servizio di assistenza. Dunque, il beneficiario della indennità di accompagnamento potrà decidere se ricevere un sostegno economico mensile, come già accade, o se usufruire di un servizio di assistenza alla persona.