L'accompagnatore è una figura fondamentale per l'invalido civile che riceve l'indennità di accompagnamento perché lo affianca nelle azioni quotidiane.
Sono oltre 30 anni che l'indennità di accompagnamento è entrata nell'ordinamento italiano e rappresenta una certezza per gli invalidi civili impossibilitati a deambulare o a compiere le attività della vita di tutti i giorni. Ecco allora che entra in campo la figura dell'accompagnatore, fondamentale per prestare un aiuto concreto. Al di là dei diritti e doveri dell'accompagnatore, occorre tenere conto di una caratteristica fondamentale di questa indennità: non è legata all'età e né al reddito della persona.
Tenendo fermo il possesso del requisito fondamentale ovvero l'invalidità totale, l'indennità di accompagnamento è anche indipendente dalla composizione del nucleo familiare dell'invalido, ma non può essere cumulata con altre indennità erogate per cause di servizio o lavoro.
L'accompagnatore è una figura fondamentale per l'invalido civile che riceve l'indennità di accompagnamento perché lo affianca nelle azioni quotidiane. Ad esempio lo assiste nel corso di un ciclo di terapia o lo accompagna a una visita medica. Ma c'è un primo aspetto da chiarire: la sua non è una figura essenziale. Per fare un esempio concreto, l'invalido no è tenuto ad affiancarsi a un accompagnatore tutte le volte che esce di casa. L'indennità di accompagnamento non è quindi legata alla presenza dell'accompagnatore in ogni circostanza.
Fatta questa precisazione, ribadita anche da recenti sentenze del tribunale, il rapporto che instaura tra le due parti è fatto di diritti e di doveri ovvero è basato su un accordo su cosa l'accompagnatore deve fare dietro il pagamento di un compenso.
L'accompagnatore è comunque chiamato a svolgere il servizio nelle più adatte condizioni psico-fisiche per non non mettere a rischio la propria incolumità e quella dell'accompagnato, deve svolgerà il servizio nel assoluto rispetto di tutte le norme e mantenere un comportamento impeccabile dal punto di vista etico durante il servizio. E in ogni caso il rapporto di fiducia tra le parti diventa fondamentale per il corretto svolgimento del lavoro da parte dell'accompagnatore e per la soddisfazione del servizio ricevuto da parte dell'invalido civile.
Ricordando che non è soggetta a Irpef, l'importo dell'indennità di accompagnamento previsto nel 2019 corrisponde a 517,84 euro. Spetta poi all'accordo tra le parti individuare il compenso per l'accompagnatore, tenendo conto che nella maggior parte dei casi, almeno quelli più strutturati in cui c'è chi svolge questa attività per professione, viene previsto un pagamento con una tariffa oraria.
E attenzione agli aspetti burocratici per percepire l'indennità di accompagnamento perché entro il 31 marzo di ogni anno, gli invalidi civili (sia quelli totali titolari di indennità di accompagnamento e indennità di frequenza e sia quelli parziali titolari di assegno mensile) devono presentare una dichiarazione relativa al mantenimento delle condizioni per ottenere il beneficio.