Indennità di accompagnamento 2023 leggi e regole aggiornate attuali in vigore
L’indennità di accompagnamento rientra tre le prestazioni assistenziali riconosciute ed erogate dall’Inps ai soggetti affetti da forme di invalidità che compromettono o impediscono del tutto lo svolgimento di attività lavorativa e delle normali attività quotidiane e che si ottiene previo superamento di una visita di accertamento specifica. Vediamo quali sono i requisiti richiesti per poter presentare domanda per avere l’indennità di accompagnamento e come funziona.
I requisiti richiesti per poter presentare domanda per ricevere l’indennità di accompagnamento prevedono:
La domanda per avere l’indennità di accompagnamento deve essere presentata all’Inps previo passaggi di alcune fasi prima. Prima di presentare la domanda vera e propria per percepire l’indennità di accompagnamento bisogna, infatti, avere il verbale sanitario di accertamento della minorazione da parte del proprio medico di base che rilascia il certificato introduttivo con il codice allegato e questo codice deve essere inserito nella domanda di accertamento sanitario.
La domanda di accertamento sanitaria deve essere inoltrare all’Inps tramite il servizio Invalidità civile - Procedure per l’accertamento del requisito sanitario (InvCiv2010) e la visita di accertamento sanitario sarà effettuata dalle ASL o direttamente dall’Inps nelle Province in cui è stata data apposita delega all’Istituto. Obiettivo della visita è verificare l’effettivo sussistere dei requisiti sanitari richiesti per il riconoscimento dell’invalidità civile e la sua percentuale.
Una volta che il medico invia all’Inps il certificato in via telematica, l’interessato deve inoltrare la domanda all’Inps per il riconoscimento dell’invalidità. La domanda per l’indennità di accompagnamento si può inviare direttamente all’Inps sul suo sito web tramite Pin o Spid; o rivolgendosi a patronati; o contattando telefonicamente il call center Inps Inail al numero 803.164.
E’ bene spiegare che da poco tempo l’Inps prevede la possibilità di presentare la domanda di accompagnamento semplificata per anziani. Chi ha 67 anni nel 2023 può seguire la procedura di domanda semplificata, suddivisa in due sezioni.
La prima riguarda l’inserimento dei dati obbligatori e comprende i dati anagrafici, i recapiti, gli eventuali dati del coniuge, del rappresentante legale e la sezione relativa all’accertamento richiesto; la seconda sezione riguarda l’inserimento di dati come eventuale ricovero; eventuale delega alla riscossione di un terzo e in favore delle associazioni; e modalità di pagamento.
La domanda semplificata prevede anche una sezione ‘Allegati’ per inserire dichiarazioni di responsabilità e di altri documenti necessari in relazione alla tipologia di richiesta. E una volta inseriti tutti i dati, la domanda permette di velocizzare i tempi di erogazione dell’indennità.
L’importo mensile previsto dall’indennità di accompagnamento 2023 è di 522,03 euro, per un importo annuo pari a 6.264,36 euro. La prestazione spetta per 12 mensilità e non è soggetto a tassazione essendo esente da Irpef. Ciò significa che quanto percepito di indennità di accompagnamento non deve essere inserito nel modello di dichiarazione dei redditi.
Inoltre, secondo una recente sentenza del Consiglio di Stato, l’indennità di accompagnamento non deve più rientrare nel calcolo Isee. Tuttavia, si tratta di una prestazione assistenziale non compatibile con altre indennità di assistenza personale continuativa, come l’assegno riconosciuto dall’Inail o quello erogato dalle Regioni, o con le prestazioni per invalidità per cause di servizio, lavoro o guerra. Non percepiscono l’indennità di accompagnamento gli invalidi che siano ricoverati gratuitamente in istituto di degenza, o per fini riabilitativi.
L’erogazione dell’indennità di accompagnamento parte dal mese successivo a quello di invio della domanda e in casi di ritardi l’Inps comunque provvede al calcolo degli arretrati, che saranno corrisposti appena si riceverà il primo assegno.