Domanda di indennità di accompagnamento
La domanda per ricevere l'indennità di accompagnamento deve essere presentata all'Inps compilando l'apposito modulo. Ma quali sono i tempi di attesa?
Quali sono i temi di attesa per l'accoglimento della domanda di indennità di accompagnamento? E per ricevere l'assegno Inps dell'indennità di accompagnamento? Proprio il dilatamento e l'indeterminatezza delle tempistiche rappresentano due aspetti burocratici da migliorare e su cui lo stesso Istituto nazionale della previdenza sociale è intervenuta per ridurre i tempi e semplificare la procedura. Entriamo allora nel vivo della normativa 2019 e scoprire cosa sta cambiando.
Non ci sono regole che impongono un tempo massimo entro cui accogliere o respingere la domanda di indennità di accompagnamento. Dati alla mano e tenendo conto degli sforzi dell'Inps di ridurli, il procedimento ha una durata variabile da 2 e 4 mesi dal termine dell'iter.
La domanda per ricevere l'indennità di accompagnamento, da presentare anche in maniera contemporanea a quella per la pensione di inabilità, deve essere presentata all'Inps compilando l'apposito modulo. Ed è utile far presente che i titolari di pensione di inabilità possono ricevere l'indennità di accompagnamento se non possono svolgere le attività quotidiane senza un aiuto costante.
Questo beneficio economico, che varia di anno in anno e che per il 2019 ammonta a 517,84 euro, non spetta nei periodi di ricovero in istituti pubblici a lunga degenza. Allo stesso tempo, semaforo rosso se per la stessa malattia o infortunio si riceve l'assegno per l'assistenza personale continuativa erogato dall'Inail.
Ci ha pensato la stessa Inps a comunicare che dal 2019 i tempi per ricevere l'indennità di accompagnamento saranno ridotti. L'obiettivo dell'Istituto è di uniformare la tempistica grazie al procedimento di semplificazione delle modalità di accesso. Il punto fondamentale è che non esiste una norma 2019 che fissa periodi certi e di conseguenza l'attesa, come abbiamo visto, può prolungarsi anche di alcuni mesi. Ma dalla domanda all'erogazione possono bastare poche settimane, se non pochi giorni.
Se i tempi tengono costantemente sulla corda i beneficiari dell'indennità di accompagnamento, l'altro aspetto di cui tenere attentamente conto è quello dei requisiti. Ai fine di entrare nella lista dei beneficiari, si considera invalido civile il cittadino copito da minorazioni congenite o acquisite che ha subito una riduzione della capacità lavorativa non inferiore a un terzo o con difficoltà a svolgere i compiti e le funzioni della sua età (se minore di 18 anni). Ebbene, rispetto a queste condizioni di base, è fondamentale che l'invalidità riconosciuta sia del 100%.
Non è invece richiesto alcun requisito reddituale e né contributivo. L'indennità di accompagnamento ha quindi una natura esclusivamente assistenziale e non è legata ai versamenti contributivi, che spetta anche ai minori disabili impossibilitati a deambulare senza l'aiuto permanente di un accompagnatore e con necessità di assistenza continua.