Invalidità per asma 2023 a chi spetta, quando si ha diritto e come fare domanda INPS

di Chiara Compagnucci pubblicato il
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Invalidità per asma 2023 a chi spetta, quando si ha diritto e come fare domanda INPS

Se l'asma è una delle malattie più diffuse in Italia ed è in grado di provocare grandi limitazioni sul lavoro e nelle relazioni personali, la legge riconosce il diritto all'invalidità?

Per la maggioranza delle persone la respirazione è un aspetto naturale della vita di tutti i giorni che si verifica a livello subconscio. Immaginiamo quindi il disagio che si vive quando si è costretti a una limitazione. Si tratta di qualcosa che viene data sempre per scontato, almeno fino a quando non sorge un problema.

A quel punto si avverte una mancanza ed è inevitabile domandarsi se spetta con l'asma il diritto all'invalidità e tutto quanto ne consegue. La questione è estremamente delicata ed è stata affrontata nel dettaglio da un ben noto decreto del Ministero della Salute. Approfondiamo quindi in questo articolo

  • A chi spetta invalidità per asma 2023
  • Invalidità per asma, quando si ha diritto
  • Come fare domanda Inps per invalidità per asma

A chi spetta invalidità per asma 2023

Per sapere se a chi spetta l'invalidità per asma 2023 occorre quindi fare riferimento al decreto del Ministero della Salute che disciplina tutti i casi.

Ebbene, l'aspetto centrale di cui tenere conto è il livello di gravità dell'asma. Con la pratica, sia il tasso e sia il volume della respirazione possono essere cambiati con immediati benefici per il corpo e la mente e dunque per la salute nel suo complesso.

Il Ministero riconosce che l'asma sia una malattia cronica e invalidante, ma meno di altre, anche perché il disagio può essere attenuato. Il prerequisito essenziale è quello della consapevolezza ovvero conoscere le tecniche di respirazione e saperle gestire.

Le loro applicazioni si rivelano salutari anche nei casi più complicati e sta prendendo piede anche un diverso modo di trattare l'asma che prende le mosse dalla causa della malattia e non dal contrasto dei sintomi.

Invalidità per asma, quando si ha diritto

Entriamo quindi nel dettaglio della normativa in vigore per sapere quando si ha diritto per invalidità per asma. I casi sono due: asma allergico estrinseco e asma intrinseco. In comune c'è comunque la collocazione in fascia piuttosto bassa di percentuale di invalidità, rispettivamente tra il 21% e il 30% e al 35% fisso.

Detto in altri termini, la lista delle agevolazioni a cui accedere è piuttosto limitata. Ma c'è un altro aspetto da tenere in considerazione sia perché è molto comune e sia perché la percentuale di invalidità riconosciuta a seguito di visita medica è sicuramente più alta. Si tratta dell'associazione con altre malattie respiratorie.

Sono due in particolare: broncopneumopatia (Bpc) asmatica grave e broncopneumopatia (Bpc) asmatica severa con percentuale di invalidità riconosciuta dal 71 all'80% nel primo caso e tra l'81 e il 90% oppure del 100% nel secondo.

Come fare domanda Inps per invalidità per asma

La domanda di invalidità per asma e dunque per l'accesso alle agevolazioni previste vede nel medico curante il punto di partenza. Spetta a lui produrre il certificato introduttivo che va successivamente inviato all'Inps (anche da parte del paziente stesso) per via telematica.

Lo stato di invalidità per asma è valutato da una Commissione istituita nell'Asl del proprio territorio, integrata con un medico dell'Inps. Solo al termine della visita viene redatto il verbale elettronico contenente l'esito e i benefici riconosciuti decorrono dal mese successivo alla data di presentazione della domanda di accertamento sanitario dell'invalidità civile per asma.