Invalidità per infarto 2022 a chi spetta, quando e come fare domanda INPS

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Invalidità per infarto 2022 a chi spetta

Invalidità per infarto 2022 a chi spetta, quando e come fare domanda INPS

Non tutti gli infarti sono uguali in termini di invalidità. Proprio così perché la normativa 2022 prevede precise distinzioni tra chi ha diritto ad accedere alle agevolazioni fiscali ed economiche e chi invece è escluso. E non si tratta di sfumature ma di vere e proprie differenze che incidono in maniera incontrovertibile.

La valutazione non spetta naturalmente al paziente ovvero alla persona che ha subito l'infarto, bensì a un medico specialista, il cardiologo, che prepara la certificazione necessaria sulla base della classificazione Nyha (New York Heart Association), necessaria per la presentazione della domanda all'Inps.

Come vedremo a breve, sono previste quattro fasce, a ciascuna delle quali corrisponde una percentuale riconosciuta di invalidità e dunque di diritto a fruire delle agevolazioni fiscali. Entriamo quindi nel dettaglio della normativa 2022 in vigore e approfondiamo alcuni aspetti ben precisi ed esattamente

  • A chi spetta invalidità per infarto 2022
  • Invalidità per infarto: come e quando fare domanda Inps

A chi spetta invalidità per infarto 2022

Bisogna quindi fare riferimento alla classificazione dello scompenso secondo la New York Heart Association per sapere chi ha diritto al riconoscimento dell'invalidità per infarto. Le classi sono quattro con la prima che non prevede alcuna limitazione ovvero l'attività fisica abituale non provoca astenia, dispnea o palpitazioni.

Di conseguenza il grado di invalidità riconosciuto è il più basso tra quelli possibili per questa categoria ovvero tra il 21 e il 30%. Diverso è il caso della seconda classe per cui scatta la limitazione, seppur modesta, dell'attività fisica.

In buona sostanza si riscontra benessere a riposo, tuttavia l'attività fisica abituale provoca affaticamento, dispnea, palpitazioni o angina. Il grado di invalidità è in questo caso compreso tra il 41 e il 50%.

Situazione più critica nella terza classe per via della grave limitazione dell'attività fisica: benessere a riposo, ma attività fisiche di entità inferiore a quelle abituali provocano sintomi. Il grado di invalidità è tra il 71 e l'80%.

La quarta classe riconosce l'incapacità a svolgere qualsiasi attività senza disturbi ovvero sintomi di scompenso sono presenti anche a riposo con aumento dei disturbi ad ogni minima attività. Il grado di invalidità è il massimo: al 100%.

Invalidità per infarto: come e quando fare domanda Inps

Entrando ancora di più nel dettaglio del rapporto tra infarto e invalidità e di come fare domanda all'Inps, se la classe di riferimento è la quarta, scatta il diritto a beneficiare di pensione di inabilità, eventuale indennità di accompagnamento, assegno sociale al compimento del 65esimo anno di età.

Con l'appartenenza alla terza fascia secondo della classificazione Nyha, si ha diritto anche al versamento dei contributi lavorativi pari a due mesi per ogni anno di lavoro prestato come dipendente, all'assegno mensile di assistenza e all'assegno sociale al compimento del 65esimo anno di età.

Ma naturalmente occorre verificare con attenzione il grado di invalidità. Con infarto di classe II, scattano a vario titolo l'esenzione dal ticket sanitario, il congedo per cure, il diritto all'iscrizione nelle liste speciali dei Centri per l'impiego per l'assunzione agevolata al lavoro, il diritto a prestazioni protesiche e ortopediche da parte dell'Asl di residenza.

La domanda per il riconoscimento dell'invalidità civile va presentate all'Inps per via telematica direttamente dal cittadino non appena ha ottenuto il certificato dal medico, ma anche tramite i patronati, le associazioni di categoria o i soggetti abilitati.