Invalidità, malattie professionali e infortuni sul lavoro
Invalidità tabelle Inail 2022 danno biologico, infortuni sul lavoro e malattie professionali
Si chiama risarcimento per danno biologico e consiste in un importo che viene versato al lavoratore che subisce un grave infortunio sul lavoro ovvero una malattia professionale. Le cifre aggiornate e i nuovi punti non sono calcolati a caso ma tengono conto delle tabelle Inail.
In buona sostanza l'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro elabora e aggiorna i punti e le tabelle per invalidità affinché il lavoratore possa accedere a quello che viene testualmente definito l'indennizzo per lesione dell'integrità psicofisica suscettibile di valutazione medico-legale della persona.
Il nuovo schema prende il posto di quello precedente risalente a dieci anni e introduce una serie di cambiamenti di rilievo. Il tutto ricordando che a essere decisivo è il grado di menomazione dell'integrità che deve essere incluso tra il 6% e il 100%. Vediamo in questo articolo
La seconda è la cancellazione delle differenze per genere nella determinazione dell'importo. Alla base c'è l'obbligo del datore di lavoro di lavoro di assicurare i propri dipedenti. Solo in questo caso può scattare il risarcimento sotto forma di rendita o di capitale.
Più precisamente è erogato come rendita per le menomazioni di almeno il 16% e in capitale per le menomazioni tra il 6% e il 16%, avendo come punti di riferimento la tabella indennizzo danno biologico e la tabella dei coefficienti.
Infine, nessun ristoro è dovuto al lavoratore nel caso di invalidità inferiore al tetto del 6%. Sulla base di queste premesse, il punto Inail 2022 è pari a 1.430,68 euro.
Sulla base della normativa 2022, se al ricevimento del certificato medico non è possibile accertare in via definitiva il grado di menomazione, ma si presume che sia compreso tra il 6% e il 15%, l'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro procede comunque alla liquidazione di un indennizzo provvisorio in capitale. La cifra finale deve essere invece versata trascorsi sei mesi e prima di un anno dal ricevimento del certificato medico.
Ci sono tre aspetti di base che regolano il rapporto tra danno biologico, invalidità, malattie professionali e infortuni sul lavoro. Il primo è che gli importi non tengono conto del reddito del lavoratore danneggiato. Il secondo fa invece riferimento a un paramento che incide nella somma da ristorare ed è l'età: più giovani si è e maggiore è l'indennizzo (e viceversa).
Infine, l'importo aumenta anche sulla base della gravità della menomazione ovvero della percentuale di invalidità. Se l'assicurato Inail, già colpito da malattie professionali e infortuni sul lavoro, subisce un nuovo danno biologico, la normativa prevede la liquidazione di una sola rendita o di un indennizzo in capitale corrispondente al grado complessivo delle menomazioni. Punto di riferimento è sempre la tabella di indennizzo.