Cosa cambia nel 2023 per chi è titolare di Legge 104: le novità al via e quelle ancora da definire per il prossimo anno
Quali sono le novità previste per la Legge 104 2023 già ufficiali o probabili? Cambiano diritti e agevolazioni per titolari di Legge 104 tra modifiche giù ufficiali e ulteriori misure in discussione per il prossimo anno. Vediamo allora quali sono le novità previste per chi ha la Legge 104.
Novità Legge 104 2023 già ufficiali quali sono
Quali sono novità probabili per Legge 104 2023
Novità Legge 104 2023 già ufficiali quali sono
Le novità già ufficiali nel 2023 per titolari di Legge 104 riguardano innanzitutto le nuove misure approvate lo scorso mese di agosto e che il prossimo anno diventeranno certamente effettive per tutti coloro che hanno la Legge 104 e relativi parenti che assistono.
In particolare, per titolari di Legge 104 e familiari che assistono già quest’anno sono state approvate diverse novità, che saranno ufficiali anche nel 2023, e che prevedono:
modifiche per permessi e agevolazioni lavorative per chi assiste un familiare con disabilità grave, per cui ne hanno diritto anche le parti dell’unione civile e delle convivenze di fatto, con possibilità di dividere i tre giorni tra più aventi diritto rispetto ad una persona disabile da assistere;
congedi parentali in caso di figli con disabilità fino a tre anni per figli fino al dodicesimo anno di età del bambino per cui è prevista una indennità del 30% per tutto il periodo di congedo e, in alternativa. Resta sempre la possibilità per i genitori di usufruire di due ore di permesso giornaliero retribuito fino al compimento del terzo anno di vita del bambino;
priorità per usufruire del congedo, in caso di mancanza, decesso o in presenza di patologie invalidanti del coniuge convivente o della parte di un'unione civile o del convivente di fatto, per padre o la madre anche adottivi; in caso di decesso, mancanza o in presenza di patologie invalidanti del padre e della madre, anche adottivi, ha diritto a fruire del congedo uno dei figli conviventi; in caso di mancanza, decesso o in presenza di patologie invalidanti dei figli conviventi, ha diritto a fruire del congedo uno dei fratelli o delle sorelle conviventi; in caso di mancanza, decesso o in presenza di patologie invalidanti di uno dei fratelli o delle sorelle conviventi, ha diritto a fruire del congedo il parente o affine entro il terzo grado convivente;
cancellazione della figura del cosiddetto referente unico dell’assistenza: se, infatti, prima, ad esclusione dei genitori, non poteva essere riconosciuta la possibilità di avere permessi retribuiti per l’assistenza alla stessa persona in situazione di disabilità grave a più di un lavoratore dipendente, ora la nuova legge stabilisce che possono usufruire dei permessi per la Legge 104, sempre nel limite complessivo di tre giorni, più soggetti e in alternativa tra loro per assistere una persona con grave disabilità.
Confermati per i lavoratori che assistono un familiare con disabilità grave i tre giorni al mese di permesso retribuito ma è confermato anche un aumento delle pensioni di invalidità, non per aumenti decisi dal governo in maniera specifica ma per la rivalutazione automatica delle pensioni al 7,3% che scatta dal primo gennaio 2023.
Inoltre, ancora per il prossimo anno 2023 chi ha la Legge 104 per invalidità riconosciuta oltre una determinata percentuale e relativi familiari che si occupano dell’assistenza del parente malato con Legge 104 da almeno sei mesi, si ha la possibilità di andare in pensione prima con ape social a 63 anni di età e con almeno 30 anni di contributi.
Secondo le leggi attuali, infatti, possono andare in pensione prima con ape social invalidi e disabili a cui sia riconosciuta una invalidità superiore al 74%, e loro parenti di primo grado che prestano assistenza al momento della richiesta da almeno 6 mesi, che abbiano raggiunto 63 anni di età e maturato almeno 30 anni di contributi.
Quali sono novità probabili per Legge 104 2023
Tanto quanto ci sono novità già definite e ufficiali per chi ha la Legge 104 e al via dal 2023, tanto ci sono anche ulteriori novità ancora in discussioni e sempre valide solo per titolari di Legge 104.
Per familiari che assistono parenti con Legge 104 si preparano ufficialmente a cambiare le modalità per la mobilità nelle scuole. Entrando più nel dettaglio, per la questione dei vincoli triennali di permanenza per i docenti neoassunti si è nei mesi scorsi discusso per quanto riguarda le precedenze di mobilità nella scuola all’indomani della cancellazione del referente unico dell’assistenza al disabile grave.
La questione mobilità nella scuola, con possibilità di chiedere trasferimenti per essere più vicini al proprio Comune, risulta decisamente importante considerando che sono tantissimi i docenti e professori che insegnano lontani da casa e con esigenze di avvicinamento, per cui questa novità apre a possibili nuovi scenari per trasferimenti.