Le novità su procedure e visite in base alla legge 104 riguardano le domande di prima istanza o aggravamento di cittadini dei territori dove l'Inps effettua l'accertamento.
Si amplia la possibilità di utilizzare il sistema di invio documentazione sanitaria per evitare le visite in base alla legge 104.
In estrema sintesi, è adesso possibile inoltrare online la documentazione sanitaria per consentire la valutazione da parte delle commissioni mediche dell'Istituto nazionale per la previdenza sociale con l'obiettivo di rilasciare i verbali, sia di sia di prima istanza-aggravamento che di revisione, di invalidità, cecità, sordità, handicap e disabilità anche solo sugli atti, e quindi senza doversi recare a visita. Vediamo meglio tutti i dettagli:
Quindi tutte le revisioni sanitarie di invalidità civile. L'Istituto di previdenza invia così una comunicazione mediante una lettera, con l'informativa al cittadino di potere optare per la valutazione agli atti. Lo fa quattro mesi prima della scadenza di revisione. Il servizio
Per le revisioni sanitarie, le commissioni mediche dell'Inps possono richiedere anticipatamente la documentazione sanitaria agli interessati che devono provvedere entro 40 giorni dalla data in cui sia stata ricevuta la lettera di richiesta della documentazione. Il diretto interessato può quindi richiedere la valutazione sugli atti insieme alla produzione della documentazione sanitaria che può essere inoltrata attraverso il sito web dell'Inps con il servizio di Allegazione documentazione sanitaria invalidità civile.
In ogni caso è possibile trasmettere la documentazione sanitaria finché l'iter di accertamento sanitario è in corso ovvero finché il verbale non è definito.
L'Inps ricorda che la documentazione da allegare online è accettata se in formato pdf e di dimensione massima di 2 MB per ogni documento. Dopo la trasmissione il documento è disponibile alla commissione medica Inps che può consultarlo e pronunciarsi con un verbale agli atti da trasmettere al cittadino via raccomandata andata e ritorno. Se la documentazione non è considerata sufficiente o non permette una completa valutazione obiettiva, oppure nel caso in cui la revisione sanitaria non viene trasmessa entro 40 giorni dalla ricezione della richiesta, la commissione medica può convocare l'interessato a visita diretta.
Per garantire la tutela della riservatezza dei dati trattati, i medici e i patronati sono chiamati a impegnarsi ad adottare tutte le misure di sicurezza utili affinché la documentazione sanitaria sia trattata con la massima discrezione e riservatezza e non sia disponibile e accessibile a soggetti diversi da quelli autorizzati al trattamento dei dati contenuti.
Nel dettaglio, fa presente l'Inps, il patronato deve garantire che alla fine del processo di allegazione non rimanga copia digitale dei documenti sanitari trasmessi nei sistemi e negli strumenti informatici utilizzati; non venga realizzata e successivamente custodita copia cartacea o in altro formato della documentazione sanitaria consegnata dal cittadino; al termine del processo di allegazione, sia restituita tutta la documentazione al cittadino.