Da introduzione del salario minimo a revisione Irpef e delle detrazioni e novità per tredicesime e bonus ma non solo: ecco come potrebbero cambiare ancora gli stipendi
Quali sono le importanti novità sugli stipendi (a partire da salario minimo ma non solo) in questi primi 20 giorni di Agosto? Sono diverse le aspettative dei lavoratori italiani per i prossimi mesi tra aumenti di stipendi annunciati, riduzione delle tasse e nuovi bonus e il governo si prepara alla ripresa dei lavori per la definizione di nuove misure volte a garantire aumenti degli stipendi degli italiani contro il caro prezzi e l’inflazione che continua ad essere alta.
Qualche mese fa, le forze politiche di opposizione hanno presentato alla Camera una proposta di legge per l’approvazione del salario minimo orario di 9 euro lordi da riconoscere a tutti i lavoratori e le lavoratrici con l’obiettivo di contrastare lo sfruttamento a lavoro e garantire una retribuzione sempre idonea ed adeguata a quantità e qualità del lavoro prestati.
La proposta di legge, ‘Disposizioni per l'istituzione del salario minimo’, prevede, infatti, per datori di lavoro, imprenditori e non imprenditori l’obbligo di pagare ai propri lavoratori una retribuzione complessiva sufficiente per garantire ad ognuno la possibilità di condurre una vita dignitosa e assicurare proporzionalità tra stipendio e lavoro svolto.
Le discussioni sul salario minimo sono, però, state rimandate a dopo l’estate, perché la maggioranza di centrodestra ha approvato la sospensiva dell'esame della proposta di legge, pur con nuove aperture da parte della stessa maggioranza.
Tuttavia, nell’ampia discussione sull’introduzione del salario minimo, bisognerà certamente anche considerare la posizione dell’Ue che si è chiaramente espressa sul salario minimo, ritenendo che la cifra oraria adeguata e giusta sarebbe di 7,68 euro e non di 9 euro l’ora come proposto in Italia.
L’approvazione della delega fiscale ad agosto avrà certamente impatti sugli stipendi dei lavoratori italiani, tra revisione delle aliquote Irpef di tassazione sui redditi, che il governo punta a ridurre portandole dalle attuali quattro a tre, riordino delle detrazioni e nuova detassazione per tredicesime e nuovo bonus una tantum.
Partendo alle aliquote Irpef, le aliquote attualmente in vigore sono le seguenti:
Infine, ultima ipotesi di revisione Irpef prevede le seguenti aliquote:
Ad avere impatti sugli stipendi non ci sarebbe solo la revisione delle aliquote Irpef della delega fiscale ma anche la revisione delle detrazioni, per cui si pensa al momento alla definizione di uno schema di diverse percentuali di detrazioni da fissare in base ai redditi conseguiti e che potrebbero essere le seguenti:
L’idea è di detassare la mensilità aggiuntiva fino al 15% per garantire ai lavoratori dipendenti un aumento anche della ulteriore mensilità di dicembre.
Secondo quanto anticipano le ultime notizie, però, il nuovo bonus una tantum o la detassazione della tredicesima per garantire, in ogni caso, aumenti di stipendi potrebbero essere approvate non per tutti i lavoratori ma solo per chi percepisce redditi più bassi.
E’ continuato in questi 20 giorni di agosto il dibattito sulla possibilità e necessità (per garantire aumenti degli stipendi contro inflazione e caro prezzi) di rendere strutturale il taglio del cuneo fiscale aumentato al 7% (dal 3%) per redditi fino a 25mila euro lordi annui e al 6% (dal 2%) per redditi tra 25mila e 35mila euro lordi annui con l’approvazione del Decreto Lavoro di maggio ma solo in modo temporaneo da luglio e fino a fine ano 2023.
Al momento, tuttavia, sembra che le risorse economiche per l’attuazione di tale misura non siano abbastanza sufficienti, per cui si lavora alla ricerca di soluzioni per rendere ufficiale tale misura con la prossima Manovra Finanziaria.