Le nuove e importanti regole sui concorsi pubblici approvate e da quando saranno in vigore nel 2023

di Marianna Quatraro pubblicato il
Le nuove e importanti regole sui concors

Come cambiano le procedure di svolgimento dei concorsi pubblici 2023 e quali sono i nuovi requisiti richiesti: ecco le novità di quest’anno

Quali sono tutte le nuove importanti regole sui concorsi pubblici approvate e da quando verranno applicate nel 2023? Si preparano a cambiare le modalità di svolgimento dei concorsi pubblici, sia nei tempi che nelle procedure. Le novità sui concorsi pubblici derivano da proposte del Ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo e riguardano l'accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni.

Le nuove regole sui concorsi pubblici rientrano tra gli interventi del Pnrr per semplificare e rendere digitali le procedure amministrative. Vediamo quali sono le nuove regole pronte a partire. 

  • Nuove regole per concorsi pubblici 2023 cosa cambia per bandi e tempi
  • Novità per prove per concorsi pubblici 2023
  • Nuovi requisiti per accesso a concorsi pubblici 2023 

Nuove regole per concorsi pubblici 2023 cosa cambia per bandi e tempi

Stando a quanto riportano le ultime notizie, si va verso l'assunzione di oltre 170 mila assunzioni nel 2023 e lo si fa con nuovi sistemi e meccanismi innovativi che puntano allo snellimento dei concorsi pubblici come stabilito dal Consiglio dei Ministri.

Cambiano innanzitutto le regole per la pubblicazione dei bandi di concorsi, che d’ora in poi deve avvenire sia sul sito web della inPA (Portale di Reclutamento) e sia sul sito istituzionale dell'ente che bandisce il concorso. 

Inoltre, è stato fissato il limite massimo di tempistiche per i concorsi pubblici in sei mesi e ciò significa che non ci saranno più concorsi per cui ci vorranno addirittura anni, come accadeva fino a poco tempo fa, per la conclusione e le relative assunzioni in servizio.

Novità per prove per concorsi pubblici 2023

Secondo le novità approvare regolative alle procedure di svolgimento dei concorsi pubblici nel 2023, è stato stabilito che fino al 31 dicembre 2026, per i bandi di concorso per profili non apicali, non sarà più necessario sostenere più prove.

Basterà, infatti, solo lo svolgimento della prova scritta e sarà, pertanto, eliminato il colloquio orale.

Inoltre, si presterà particolare attenzione alla rappresentatività di genere, con l’obiettivo di eliminare ogni forma di discriminazione e saranno previste speciali tutele per le donne in stato di gravidanza o di allattamento.

Nuovi requisiti per accesso a concorsi pubblici 2023 

Passando ai nuovi requisiti necessari per presentare domanda di accesso ai concorsi pubblici 2023, è stato stabilito possono accedere agli impieghi nelle Pubbliche Amministrazioni i soggetti in possesso dei seguenti requisiti generali:

  • cittadinanza italiana;
  • in assenza di cittadinanza italiana, la cittadinanza in uno degli Stati membri dell’Unione europea (UE) e (novità) anche i familiari dei cittadini dell’UE non aventi la cittadinanza di uno Stato membro che siano titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente ma si tratta di una possibilità valida solo per gli impieghi che non implicano esercizio diretto o indiretto di pubblici poteri, ovvero non attengono alla tutela dell’interesse nazionale ai sensi dell’articolo 38 del Decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165;
  • in assenza di cittadinanza italiana, (altra novità) essere cittadini titolari dello status di rifugiato, cioè essere cittadino straniero con diritto di asilo, valido anche;
  • avere un’età maggiore dei 18 anni;
  • idoneità fisica allo specifico impiego, se richiesta per lo svolgimento della prestazione;
  • godere dei diritti civili e politici;
  • possesso del titolo di studio richiesto dal bando per accedere al concorso.
I requisiti richiesti devono essere posseduti sia alla data di scadenza del termine stabilito nel bando di concorso sia all’atto della sottoscrizione del contratto di lavoro. Inoltre, in aggiunta ai requisiti appena riportato, ogni bando pubblico può prevedere anche requisiti specifici correlati al profilo professionale, per esempio l’iscrizione all’albo professionale, o pregressa esperienza già maturata nel ruolo, ecc.