Legge 104, è obbligatoria la residenza?
Fruire della legge 104 significa poter accedere a una serie di diritti e agevolazioni. Ma viene richiesto l'obbligo della residenza per permessi e congedo straordinario?
La legge 104 è una grande conquista per l'Italia perché assicura il riconoscimento di una serie di diritti a chi si trova una posizione di svantaggio.
Le agevolazioni, lavorative ed economiche, sono infatti destinate a chi è colpito da un handicap grave ovvero ai familiari che li assistono. Condizione essenziale per la fruizione delle facilitazioni previste dalla legge 104 è la sottoscrizione di un rapporto di lavoro di dipendenza.
Punto di forza di queste norme sono i successivi aggiornamenti nel tempo fino al 2019 che hanno tenuto conto della nascita di nuove esigenze. Quello che vogliamo adesso sapere è se
Ma anche alle agevolazioni per spese mediche, sanitari e assistenziali, alle facilitazioni per l'acquisto di un'auto, all'eliminazione delle barriere architettoniche, alle agevolazioni per l'acquisto di un immobile, a quelle telefoniche o al contrassegno disabili per la circolazione e la sosta dei veicoli.
Norme alla mano, la legge 104 è rivolta
. C'è una sola condizione da rispettare: se la distanza è di almeno 150 chilometri, il lavoratore che fruisce dei permessi deve produrre i documenti necessari per testimoniare il raggiungimento della residenza del familiare con grave disabilità e per cui presta assistenza.
Non è quindi necessario convivere con il parente disabile per aver diritto ai permessi legge 104. Come precisato dalla versione originaria di questa disposizione, se l'assistito è maggiorenne non è richiesta la convivenza ma l'assistenza continuativa ed esclusiva.
Diverso è però il caso del congedo straordinario legge 104 perché in questo caso è indispensabile la convivenza per figli, coniuge o parte dell'unione civile, fratelli o sorelle, parenti e affini entro il terzo grado ovvero bisnonno o bisnonna, pronipote (figlia o figlio del nipote), nipote (figlia o figlio del fratello o della sorella), zio e zia (fratello o sorella del padre o della madre).
Il solo caso per cui non è necessario il requisito della convivenza per fruire del congedo straordinario è quello dei genitori del disabile.
Da segnalare che gli aventi diritto possono fruire del congedo straordinario in caso di ricovero se il disabile si trova in stato vegetativo o se i sanitari della struttura richiedono l'assistenza da parte di un genitore o di un familiare.