Mal di schiena si può chiedere cambio
Il mal di schiena rientra tra quelle malattie per cui, in caso di riconoscimento medico, è possibile chiedere un trattamento differente. Anche il cambio mansione?
Che il mal di schiena sia uno dei problemi di salute più diffusi è dimostrato dalle statistiche aggiornate. E se già nella vita di tutti i giorni è difficile convivere con questo dolore, nell'ambiente di lavoro può rivelarsi un vero e proprio dramma.
Pensiamo ad esempio al lavoratore che non può allontanarsi dalle sue mansioni tutte le volte che vuole per cercare un sollievo da una posizione scomoda, indipendentemente se l'impiego sia sulla scrivania e davanti a un computer o all'interno di una catena di montaggio.
Diventa allora interessante capire se esiste la possibilità di chiedere il cambio di lavoro e mansione o no per mal di schiena.
Come ben sappiamo, la normativa italiana sul lavoro è tra le più evolute e tutela i dipendenti in tantissime situazioni, anche e soprattutto quando di mezzo ci sono ragioni di salute. Analizziamo quindi
Il mal di schiena rientra tra quelle malattie per cui è possibile chiedere un trattamento differente. Ma naturalmente non è sufficiente esporre al proprio datore di lavoro una lamentale specifica.
Affinché il mal di schiena venga riconosciuto come malattia professionale con tutti i diritti che ne conseguono è necessario in prima battuta che ci sia un medico che lo certifichi ovvero che il dolore sia cronico e permanente.
Nel caso di via libera dopo la necessaria visita, ecco che scattano i diritti lavorativi sulla base delle regole per assenza sul lavoro per malattia, tra cui il mal di schiena.
Cerchiamo di fare quindi un passo in più rispetto alle disposizioni adesso in vigore e andando al di là sia di quando e come è possibile richiedere questo diritto e sia in cosa consiste l'invalidità per mal di schiena.
La possibilità di chiedere il cambio mansione per mal di schiena è naturalmente possibile. Anzi, alcune volte diventa essenziale quando i dolori sono insopportabili e diventa impossibile proseguire i compiti assegnati. Solo per fare un esempio, pensiamo a un magazziniere chiamato a sollevare e spostare piccoli e grandi pacchi tutti i giorni.
Ma i casi sono sterminati e spesso anche rimanere seduti nella medesima posizione per troppe ore può provocare dolori impensabili. Ecco dunque che può chiedere il cambio mansione per mal di schiena e può rifiutare lavori secondo leggi in vigore. Il problema è in realtà un altro: il datore di lavoro non è obbligato ad accettare.
O meglio, alcune volte è impossibilitato a dare seguito alla richiesta per la semplice ragione che non sempre esiste un altro reparto in cui trasferirlo sulla base delle competenze del lavoratore. Due aspetti sono perciò necessari: per accogliere la richiesta del cambio mansione per mal di schiena deve esistere un altro posto di lavoro, ma soprattutto deve essere disponibile ovvero non occupato da un altro dipendente.
A metterlo nero su bianco è stata una recente sentenza della Corte di Cassazione a cui si era rivolto un lavoratore.