Naspi 2017 requisiti alternative regionali comunali
Dalla Naspi nazionale alle indennità di disoccupazione a livello locale: le novità di Lombardia e Puglia e cosa prevedono
AGGIORNAMENTO: Nell’attesa di un provvedimento analogo valido su tutto il territorio nazionale a Regione Puglia, l’anno scorso, ha dato il via al reddito di cittadinanza Regione Puglia, un sussidio pensato per tutti coloro che sono rimasti senza occupazione e non possono ancora andare in pensione, pensato per sostenere tutte le familie in difficoltà.
L’indennità di disoccupazione a livello nazionale è garantita dall’erogazione della Naspi 2017, e dalla conseguente Asdi, ma esistono anche altre forme di sostegno sociale pensate a livello locale, tra misure comunali e regionali. Vediamone alcune. Partendo dalla Naspi, può essere richiesta direttamente all'Inps dai lavoratori dipendenti che si trovano in stato di disoccupazione involontaria e che
L’importo della Naspi si calcola in base alla retribuzione percepita negli ultimi quattro anni e alle settimane di contribuzione: in particolare, se la retribuzione non supera i 1.195 euro mensili il sussidio sarà pari al 75% di tale importo; se invece la retribuzione supera suddetta cifra, il valore dell’assegno mensile erogato sarà pari al 75% dell’importo fino ai 1.195 euro e al 25% dell’importo rimanente. In ogni caso, l’importo non può superare i 1.300 euro lordi al mese. A partire dal quarto mese di erogazione del sussidio, l’importo ogni mese si ridurrà del 3%.
Nel caso in cui si violino le condizioni previste dalla Naspi, il lavoratore potrebbe essere soggetto ad una decurtazione di un quarto di una mensilità alla prima assenza, dell’intera mensilità alla seconda assenza e la decadenza dalla prestazione alla terza assenza dai servizi personalizzati riservati ai disoccupato ed agli incontri volti al rafforzamento delle competenze per la ricerca di lavoro; alla decurtazione di una mensilità alla prima assenza e la decadenza dalla prestazione alla seconda assenza alle iniziative di riqualificazione e alle previste attività di pubblica utilità; alla totale decadenza del beneficio Naspi nel caso di rifiuto di un’offerta di lavoro proposta.
La Regione Lombardia ha inserito, nel programma 2014-2020, la Dote unica Lavoro, percorso di Politiche attive di accompagnamento delle persone in difficoltà alla ricerca di occupazione o di attività formative. I requisiti richiesti per l'accesso alla Dote Unica Lavoro sono:
La persona in possesso dei requisiti per l’accesso a Dote Unica Lavoro può rivolgersi:
agli operatori accreditati da Regione Lombardia per l’erogazione dei servizi al lavoro e agli operatori accreditati alla formazione sez. A e B in relazione al target ed alla fascia d’aiuto;
alle Università del sistema universitario lombardo legalmente riconosciute esclusivamente per l’erogazione di servizi formativi nell’ambito di Master Universitari di primo e secondo livello.
Una volta presentata la domanda sarà considerata la fascia di ‘necessità di aiuto’:
In base alla fascia di intensità d’aiuto, ogni persona ha a disposizione una dote, cioè uno specifico budget in base al Piano di Intervento Personalizzato (PIP) che sarà definito tra la persona stessa e un operatore specializzato. La domanda di richiesta di accesso alla Dote deve quindi essere firmata da persona sottoscrivente e operatore ed essere inviata alla Regione Lombardia.
Nell’attesa di un assegno universale per tutti a livello nazionale, la Regione Puglia, l’anno scorso, ha dato il via al reddito di cittadinanza Regione Puglia, un sussidio pensato per tutti coloro che sono rimasti senza occupazione e non possono ancora andare in pensione, pensato per sostenere tutte le familie in difficoltà. Per presentare domanda per il nuovo Red bisogna:
L'erogazione di questo reddito vale per 12 mesi, la domanda può essere presentata o direttamente in via telematica al sito sistema.puglia.it o attraverso caf e patronati e il suo valore dipenderà dalla composizione del nucleo familiare, dalla situazione patrimoniale del soggetto che ne fa richiesta e da altre condizioni di fragilità sociale, ma avrà un valore massimo di 600 euro mensili.