Naspi 2023 domande e risposte regole aggiornate INPS su indennità disoccupazione

di Marianna Quatraro pubblicato il
Naspi 2023 domande e risposte regole agg

Come si calcola la Naspi 2023?

Naspi 2023 domande e risposte regole aggiornate INPS su indennità disoccupazione

Si chiama Naspi, Nuova assicurazione sociale per l'impiego, ed è l'assegno di disoccupazione in vigore anche quest'anno. Quali sono le regole aggiornate in base ai nuovi chiarimenti dell'Inps? Facciamo chiarezza sugli aspetti principali.

A chi spetta la Naspi 2023?

L'assegno di sostegno al reddito spetta ai lavoratori che si trovano in stato di disoccupazione per ragioni indipendenti dalla propria volontà ovvero per ogni tipo di licenziamento, inclusi quello disciplinare per giustificato motivo soggettivo o per giusta causa; per scadenza del contratto a termine, per dimissioni per giusta causa; per eventi che conducono alla risoluzione consensuale del rapporto di lavoro.

Proprio le dimissioni per giusta causa è la questione più delicata perché rientrano solo le cause di comportamento ingiurioso del superiore gerarchico nei confronti del dipendente, trasferimento della sede di lavoro non sorretto da comprovate ragioni tecniche, organizzative e produttive, conseguenze legate a trasferimenti di azienda, mobbing, demansionamento, molestie nei luoghi di lavoro, mancato pagamento della retribuzione.

Quali sono i requisti per la Naspi 2023?

Per percepire la Naspi 2023 è necessario aver maturato almeno 13 settimane di contribuzione, versata nei 4 anni precedenti la disoccupazione, e 30 giornate di lavoro effettivo nei 12 mesi precedenti la disoccupazione.

Qual è la durata della Naspi 2023?

La Nuova assicurazione sociale per l'impiego è variabile poiché è erogata per un periodo pari alla metà delle settimane di contribuzione versate nei 4 anni precedenti, ma comunque per non più di 24 mesi.

Come si calcola la Naspi 2023?

L'assegno si calcola sulla base della retribuzione imponibile contributiva degli ultimi 4 anni da dividere per le settimane di contribuzione e moltiplicata per 4,33. L'importo è pari al 75% del risultato della operazione, ma solo nel caso in cui non sia maggiore a 1.221,44 euro, altrimenti si aumenta di un importo pari al 25% della parte eccedente i 1.221,44 euro.

Per il 2023 l'importo mensile non può essere maggiore di 1.328,76 euro. Questa somma viene rivalutata tutti gli anni in base all'inflazione. La Naspi iniziale è ridotto del 3% al mese dal primo giorno del quarto mese di fruizione. In ogni caso si tratta di un importo netto, tenendo conto che la Naspi non è soggetta al prelievo del 5,84%.

Come fare domanda Inps?

C'è solo un modo per presentare domanda di accesso alla Naspi 2023, sempre e solo all'Inps: per via telematica entro il termine 68 giorni dalla data di cessazione del rapporto di lavoro. Più esattamente, la strada è triplice. La prima è online tramite i servizi accessibili con Pin sul sito dell'Inps; tramite Contact Center multicanale attraverso il numero telefonico 803164, gratuito da rete fissa, o il numero 06164164 da rete mobile, a pagamento; tramite patronati o intermediari dell'Istituto nazionale della previdenza sociale che, a loro volta, procederanno attraverso i servizi telematici.

Entro quando viene approvata domanda Naspi 2023?

In teoria entro una settimana, ma i tempi possono allungarsi a dismisura e variano anche in base alla quantità di domande ricevute.

Quando viene pagato il primo importo?

Il diritto a percepire la Naspi è variabile e dipende dalla situazione personale. Più esattamente, scatta dall'ottavo giorno successivo alla data di cessazione o di scadenza del periodo di mancato preavviso, se la domanda è stata presentata entro l'ottavo giorno. Oppure dal giorno successivo a quello di presentazione della domanda, nel caso in cui sia presentata dopo l'ottavo giorno.

O dall'ottavo giorno successivo al termine del periodo di maternità, malattia, infortunio sul lavoro o malattia professionale o preavviso, se la domanda è stata presentata entro l'ottavo giorno. Infine, dal giorno successivo alla presentazione della domanda se presentata successivamente all'ottavo giorno ma comunque nei termini di legge.

Con l'erogazione della Naspi va restituito il bonus 80 euro?

Dipende delle soglie di reddito: in linea generale, se inferiore al tetto minimo di 8.174 euro va restituito, ma occorre valutare caso per caso.

Con la Naspi quando si può andare in pensione?

Durante il periodo di disoccupazione con Naspi, l'Inps versa i contributi figurativi che sono validi ai fini previdenziali. Quando si maturano i requisiti è perciò possibile accedere al trattamento previdenziale.

Cosa succede quando finisce la Naspi?

Si rimane senza sostegno al reddito. Tuttavia è possibile ottenere una seconda indennità, dopo un successivo periodo di lavoro, ma solo se sia trascorso il cosiddetto anno mobile ovvero 365 giorni dalla data di inizio della prima prestazione. In questo caso, i primi periodi contributivi sfruttati per ottenere le prime prestazioni di disoccupazione, sono esclusi dal conteggio della contribuzione utile.