E’ ormai noto come la Naspi sia una indennità di disoccupazione erogata dall’Inps e destinata a chi, involontariamente, perde il lavoro. Facciamo, però, come ogni anno il punto su chi, quando e come può fare domanda della Naspi 2021 e cosa cambia e novità di quest'anno 2021, come l'impoto che è diventato più alto in determinate situazioni. Dunque, quali sono i casi in particolare in cui è possibile richiedere la Naspi? Quanto dura e quali sono i requisiti richiesti?
Naspi 2021 chi può fare domanda ad INPS
Possono richiedere la Naspi 2020 per la disoccupazione:
gli apprendisti;
i lavoratori dipendenti a tempo indeterminato;
i lavoratori dipendenti a tempo determinato delle Pubbliche Amministrazioni;
i soci lavoratori di cooperative con rapporto di lavoro subordinato;
il personale artistico con rapporto di lavoro subordinato.
I casi in cui è possibile erogare la Naspi alle categorie di persone appena riportate sono quelli in cui gli stessi lavoratori siano rimasti senza lavoro involontariamente perché nei casi di dimissioni non si ha diritto a percepire la Naspi. Le dimissioni dalla propria posizione di lavoro presuppongono una volontarietà, mentre perchè sussista la Naspi per la disoccupazione è invece necessaria la perdita del lavoro involontaria. Diversa è, invece, la condizione di coloro che presentano le dimissioni per giusta causa, come mancato pagamento dello stipendio per un lungo periodo o per molestie, e in tali casi la Naspi può essere richiesta.
Si ha diritto a percepire la Naspi anche nei casi di perdita di lavoro per licenziamento per giusta causa. Si può percepire la Naspi anche nei casi di perdita involontaria del lavoro per risoluzione consensuale a seguito del rifiuto al trasferimento ma in tal caso la sede di lavoro deve distare oltre 50 chilometri dalla residenza o deve essere raggiungibile in un tempo che varia dagli ottanta minuti in su; o in caso di dimissioni durante il periodo tutelato di maternità.
Naspi 2021 come fare domanda INPS
Per poter richiedere laNaspibisogna soddisfare alcuni requisiti. In particolare:
bisogna dimostrare di essere in totale stato di disoccupazione;
bisogna aver maturato almeno 13 settimane di contribuzione nei 4 anni precedenti il licenziamento;
bisogna aver svolto almeno 30 giornate di lavoro effettivo o equivalenti, a prescindere dai contributi versati nei 12 mesi prima dell’inizio del periodo di disoccupazione.
Rientrano nel calcolo dei contributi utili ai fini Naspi anche i contributi figurativi accreditati nei periodi di maternità obbligatoria o congedo parentale, o di astensione dal lavoro per malattia dei figli.
Per quanto riguarda la presentazione di domanda per la Naspi, deve essere inviata all’Inps o direttamente in via telematica al sito dell'Istituto, o tramite Caf e patronati, o, ancora, contattando telefonicamente il numero 803164 gratuito da rete fissa o 06164164 da cellulare. E’ possibile anche inviare via Internet la domanda di Naspi precompilata attraverso il servizio Domanda di NaspI precompilata Inps
Per quanto riguarda la durata di erogazione della Naspi, l’assegno di disoccupazione può essere erogato per un tempo massimo di 24 mesi ma viene, in particolare, erogata per un numero di settimane pari alla metà delle settimane di contribuzione degli ultimi 4 anni, periodi che non tengono conto dei periodi coperti da contributi figurativi.
Naspi 2020 importo
L’importo della Naspi per la disoccupazione nel 2021 sarà leggermente superiore ai 1.300 euro dell'anno scorso ma rimangono sempre le stesse regole sul calcolo del valore della Naspi 2021:
pari al 75% della retribuzione media mensile imponibile ai fini previdenziali degli ultimi quattro anni, se il reddito è pari o inferiore a 1.195,00 euro;
pari al 75% di questa somma sommato al 25% della differenza tra la retribuzione media mensile imponibile ed euro 1.195,00, se il reddito medio mensile imponibile è superiore a questo importo.