Nuove e importanti agevolazioni per assunzioni sia dipendenti che aziende al via nel 2023

di Marianna Quatraro pubblicato il
Nuove e importanti agevolazioni per assu

Quali sono novità e agevolazioni per nuove assunzioni 2023 sia per aziende che per lavoratori: ecco le nuove misure annunciate

Quali sono le nuove e importanti agevolazioni per assunzioni sia per aziende che dipendenti al via nel 2023? Il problema occupazione in Italia, ma anche in altri Paesi Ue, continua ad essere ben lontano dall’essere risolto e sono diversi gli inviti da parte dell’Ue a mettere in campo politiche occupazionali per permettere soprattutto ai giovani un inserimento più facile nel mondo del lavoro, definendo, allo stesso tempo, adeguate misure per sostenere le aziende nelle assunzioni. Vediamo allora quali sono le novità annunciate dal governo per il prossimo anno a sostegno delle assunzioni.

  • Nuove agevolazioni per assunzioni 2023 sia per aziende che per dipendenti
  • Ulteriori novità per lavoratori dipendenti nel 2023

Nuove agevolazioni per assunzioni 2023 sia per aziende che per dipendenti

Con la presentazione della Manovra Finanziaria 2023, il governo Meloni ha annunciato nuovi sgravi contributivi per sostenere le assunzioni 2023 soprattutto di giovani, donne e disoccupati.

Le nuove agevolazioni per le assunzioni 2023 prevedono innanzitutto una decontribuzione fino ad un massimo di seimila euro per le aziende che assumono a tempo indeterminato giovani under 36 che hanno già un contratto a tempo determinato, donne e precettori di reddito di cittadinanza.

L'agevolazione contributiva per le aziende e le imprese che assumono determinate categorie di persone prevedono, in particolare, l’esonero dal versamento del 100% dei contributi Inps, a partire dal 2023 e per:

  • almeno per 36 mesi (3 anni) nel caso in cui l’azienda che assume ha sede al Nord e Centro Italia;
  • 48 mesi se l’azienda che assume si trova nelle Regioni Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna. 
La decontribuzione per nuove assunzioni a tempo indeterminato nel 2023 riguarda soprattutto:
  • donne;
  • giovani under 36;
  • over 50 disoccupati da più di 12 mesi;
  • lavoratori disabili;
  • disoccupati percettori di Naspi o di reddito di cittadinanza.
Altra agevolazione prevista per imprese e aziende che assumono a tempo indeterminato nel 2023 riguarda le donne disoccupate. Considerando, infatti, gli ultimi dati sulla disparità professionale e occupazionale tra uomo e donna, e soprattutto in alcuni settori lavorativi, per assicurare maggiore equità lavorativa, lo Stato ha deciso di premiare i datori di lavoro con uno sgravio contributivo ulteriore per l’assunzione di donne per:
  • 18 mesi nel caso di assunzione con contratto a tempo indeterminato;
  • 12 mesi nel caso di assunzione con contratto a tempo determinato;
  • 18 mesi nel caso di trasformazione di un contratto a termine in uno a tempo indeterminato.
Per aziende e datori di lavoro, lo sgravio spetta al 50% dei contributi previdenziali da versare il prossimo anno sulle assunzioni tra il primo gennaio 2021 ed il 31 dicembre 2022 a cui si aggiunge lo sgravio del 100% dei contributi previdenziali entro il limite massimo di 6mila euro annui.

E’ stata, inoltre, rivista l’aliquota dei premi produttività e anche per i lavoratori dipendenti è prevista una flat tax al 5% sui premi produttività fino a 3mila euro, che si abbassa dunque dal 10% precedente.

Ulteriori novità per lavoratori dipendenti nel 2023

Non inerenti alle assunzioni ma che rappresentano comunque un importante vantaggio di cui possono usufruire i lavoratori dipendenti, anche neoassunti, sono le ulteriori novità messe annunciate dal governo per lavoratori dipendenti, da detassazione welfare, per cui la soglia esentasse è stata aumentata fino a 3mila euro, a nuovo taglio del cuneo fiscale per ridurre le tasse e aumentare gli importi netti in busta paga.

I lavoratori dipendenti nel 2023 potranno usufruire di ulteriori novità positive a lavoro derivanti dalle nuove misure del governo Meloni per garantire aumenti degli stipendi. La nuova Manovra Finanziaria ha previsto aumenti degli stipendi 2023 con nuovo taglio del cuneo fiscale interamente per lavoratori dipendenti. La riduzione sarà di 2 punti per i redditi fino a 35mila euro e di 3 punti per redditi fino a 20mila euro.

In particolare, il taglio del cuneo fiscale, che pesa 4,185 miliardi, prevede l’esonero contributivo del 2% per i redditi fino a 35 mila euro e del 3% per i redditi fino a 20 mila euro e, a differenza di quanto aveva chiesto Confindustria, la riduzione delle tasse sul lavoro sarà tutta a beneficio dei lavoratori. 

Dunque, l’aumento degli stipendi nel 2023 spetta a tutti i lavoratori dipendenti che abbiano redditi annui entro i 35mila euro, con aumenti diversi in base ai redditi percepiti, ma che comunque non spetteranno ancora a chi ha guadagni superiori ai 35mila euro.