Nuove importanti modifiche su prestazioni lavoro occasionali con nuove leggi al via ora nel 2023

di Marianna Quatraro pubblicato il
Nuove importanti modifiche su prestazion

Come cambiano regole e modalità e limiti di pagamento per prestazioni di lavoro occasionale nel 2024: cosa prevedono nuove leggi

Quali sono le nuove importanti modifiche su prestazioni occasionali sul lavoro? Cambiano le prestazioni occasionali sul lavoro tra nuove modalità stabilite e nuove regole al via per disciplinare una tipologia di lavoro che resta ancora particolarmente diffusa. Vediamo allora cosa si appresta a cambiare in merito.

  • Prestazioni di lavoro occasionali e novità modalità di pagamento 2023
  • Come cambia Contratto prestazione occasionale nel 2023 e nuovi divieti

Prestazioni di lavoro occasionali e novità modalità di pagamento 2023

Stando a quanto previsto dalle nuove leggi aggiornate al via nel 2023 relative alle prestazioni di lavoro occasionali, cambiano le modalità di pagamento delle stesse. E’, infatti, prevista la possibilità per la retribuzione delle prestazioni occasionali sul lavoro di usare o il Libretto Famiglia o il Contratto di prestazione occasionale

Possono, in particolare, usare il Libretto Famiglia per il pagamento delle prestazioni occasionali solo le persone fisiche, per cui non può essere usato tale strumento per pagamenti di prestazioni occasionali sul lavoro legate all’esercizio dell’attività professionale o d’impresa.

Il libretto Famiglia per prestazioni occasionali sul lavoro si può usare per:

  • piccoli lavori domestici, inclusi i lavori di giardinaggio, di pulizia o di manutenzione;
  • lezioni private;
  • assistenza domiciliare ai bambini e alle persone anziane, ammalate o con disabilità;
  • prestazioni occasionali rese dagli steward, nell’ambito di società sportive.
Il Contratto di prestazione occasionale vale, invece, per pagamenti dovuti a:
  • professionisti e lavoratori autonomi;
  • imprenditori;
  • associazioni e fondazioni;
  • altri enti di natura privata
  • amministrazioni pubbliche.
Nel 2023 cambiano i limiti di pagamento per l’accesso al Libretto Famiglia e al Contratto di prestazione occasionale: dal primo gennaio, infatti, si possono così pagare compensi di importo complessivo entro i 10mila euro per anno civile, e non più entro i 5mila euro.

Resta invece il limite di compenso pari a 5mila euro per ogni prestatore, con riferimento alla totalità degli utilizzatori, e di 2.500 euro di compenso per le prestazioni complessivamente rese da ogni prestatore in favore dello stesso utilizzatore.

Questi limiti reddituali si applicano ora anche alle prestazioni lavorative occasionali svolte nell’ambito delle attività di discoteche, sale da ballo, night-club e simili, mentre per le sole società sportive si possono erogare compensi per ogni prestatore, per anno civile, di importo complessivo non superiore a 5mila euro.

Come cambia Contratto prestazione occasionale nel 2023 e nuovi divieti

Novità sono previste quest’anno 2023 anche per il contratto di prestazione occasionale, con l’ampliamento della platea di utilizzatori di questa tipologia di contratto. Se prima, infatti, tale forma contrattuale poteva essere usata da utilizzatori con alle proprie dipendenze fino a 5 lavoratori subordinati a tempo indeterminato, ora il numero è stato ampliato a 10 lavoratori subordinati.

Questa novità vale per le aziende alberghiere e le strutture ricettive del settore turismo, ma non per le pubbliche Amministrazioni e per le società sportive per le prestazioni rese dagli steward. E’, inoltre, vietato il ricorso al Contratto di prestazione occasionale nell’ambito dell’esecuzione di appalti di opere o servizi.

Se, però, precisiamo, aziende alberghiere e strutture ricettive del settore turismo hanno alle loro dipendenze più di 10 lavoratori subordinati a tempo indeterminato non possono ricorrere alla prestazione occasionale di lavoro.

In ogni caso, deve essere sempre effettuata la comunicazione preventiva delle prestazioni occasionali almeno un’ora prima dell’inizio della prestazione stessa con l’uso di un calendario giornaliero gestito attraverso apposita procedura Inps, dove l’utilizzatore deve indicare l’arco temporale di svolgimento della prestazione, che va da 1 a 10 giorni consecutivi, e la sua durata complessiva.

La nuova legge ha, inoltre, previsto dal primo gennaio 2023 il divieto all’uso del Contratto di prestazione occasionale per le imprese operanti nel settore dell’agricoltura. Per il 2023-2024, le imprese agricole possono ricorrere alle prestazioni di lavoro occasionale a tempo determinato in agricoltura solo con invio della comunicazione obbligatoria prevista al competente Centro per l’impiego, prima dell’inizio della prestazione.