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Nuove regole e maggiore trasparenza sugli stipendi per le assunzioni dei lavoratori dipendenti: ecco cosa cambia con nuova legge Ue
Quali sono le nuove regole su stipendi e assunzioni a tutela dei dipendenti grazie a nuova legge Ue in vigore? Le regole per le assunzioni dei lavoratori dipendenti si preparano a cambiare dopo l’approvazione di una nuova legge Ue che punta a garantire maggiori tutele e trasparenza salariale ai lavoratori. Vediamo cosa prevede.
La normativa Ue prevede, inoltre, che non si potranno più chiedere ai candidati informazioni sulla personale storia salariale. Ogni azienda avrà l’obbligo di rendere nota negli annunci di lavoro (o in sede di primo colloquio) la retribuzione prevista per quella specifica posizione senza che la storia salariale del candidato influisca sull'offerta.
Inoltre, ogni azienda con più di 100 dipendenti dovrà anche correggere eventuali disparità salariali qualora superino il 5% senza alcuna giustificazione. Lavoratori e lavoratrici potranno accedere a dati aggregati per genere sulle retribuzioni per conoscere i criteri di eventuali aumenti di stipendi, che dovranno essere neutrali rispetto al genere e, nei casi di differenze di retribuzioni tra uomini e donne, le aziende dovranno allineare gli stipendi.
Secondo gli ultimi dati Eurostat, relativi al 2021, le donne in Europa guadagnano in media il 12,7% con importanti differenze tra Paese e Paese, che oscillano dal 20,5% dell’Estonia al 5% dell’Italia.
La nuova direttiva sulla trasparenza salariale è stata approvata dall’Eurocamera a grande maggioranza con 427 voti favorevoli, 76 astenuti e 79 contrari. Ora manca solo il via libera definitivo del Consiglio, che dovrà accogliere formalmente il testo approvato durante la mini plenaria di Bruxelles e, una volta che la direttiva sarà pubblicata in Gazzetta ufficiale, i Paesi membri avranno tre anni di tempo per recepirla.