Quali sono le novità approvate con il nuovo Decreto Lavoro ufficiale di maggio per i benefit aziendali e cosa cambia
Quali sono le nuove regole e tasse aggiornate su straordinari, premi e benefit aziendali dopo Decreto lavoro? Con l’approvazione del nuovo Decreto Lavoro il governo ha approvato diverse nuove misure per lavoratori e datori di lavoro, da ulteriore taglio del cuneo fiscale per garantire nuovi aumenti di stipendi dei lavoratori dipendenti, a modifiche per contratti a termine, bonus assunzioni, ma non solo. Sono state approvate anche novità relative ai benefit aziendali. Vediamo cosa prevedono.
E’ aumentata, infatti, la riduzione dal 10% al 5% dell’imposta sostitutiva all’Irpef e alle addizionali regionali e comunali sulle somme versate come premi di produttività, straordinari e indennità aggiuntive.
In particolare, cambia l'imposta sostitutiva del 10% che si applica su ogni tipo di retribuzione premiale, comprese le somme erogate per il lavoro straordinario, notturno e a turni, ma solo se tali modalità di organizzazione del lavoro sono funzionali a incrementi produttivi, di competitività e di redditività.
Cambiano, invece, le regole e le tasse sui benefit aziendali: stando, infatti, a quanto stabilito dal nuovo Decreto Lavoro, sale a 3mila euro la soglia di fringe benefit esentasse per i lavoratori dipendenti con figli minori. Ciò significa che il governo non tasserà i benefit aziendali, beni ceduti e servizi prestati, fino all’importo di 3.000 euro ma solo per i lavoratori dipendenti con figli a carico, implicando contestuali aumenti di stipendi.
I benefici aziendali inclusi nel Decreto Lavoro ufficiale riguardano buoni pasto, buoni carburante cellulari aziendali, computer aziendali, auto aziendali, borse di studio, alloggi dati in uso ai dipendenti, ma anche polizze assicurative e premi assicurativi extraprofessionali, insieme a somme erogate o rimborsate per il pagamento delle utenze domestiche di acqua, luce e gas.