Nuove regole per chi ha due lavori secondo il decreto Trasparenza 2022-2023 appena approvato

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Nuove regole per chi ha due lavori secon

Arrivano nuove importanti specificazioni sulla possibilità di effettuare un secondo lavoro. Ecco cosa prevedono le nuove disposizioni del decreto Trasparenza.

Prima di entrare nel vivo delle nuove regole per chi ha due lavori, secondo quanto approvato dal decreto Trasparenza, è utile chiarire sin da subito, come non sempre il lavoratore può svolgere in contemporanea due attività.

In tutti i casi occorre fare riferimento al reticolo di disposizioni vigenti che tirano in ballo numerosi aspetti. Pensiamo ad esempio all'obbligo di fedeltà e al divieto di concorrenza, ma anche all'orario di lavoro e al diritto al risposo. Il tutto ricordando che le due attività lavorative non possono essere sovrapposte.

Entriamo allora nel dettaglio delle normative con particolare riferimento ai cambiamenti introdotti con il decreto Trasparenza 2022-2023 appena approvato. Ancora più precisamente, vediamo in questo articolo:

  • Decreto Trasparenza, quali sono le nuove regole per chi ha due lavori
  • Norme in vigore per 2022-2023 per i lavoratori con doppia attività

Decreto Trasparenza, quali sono le nuove regole per chi ha due lavori

Le nuove regole per chi ha due lavori si applicano alla quasi totalità dei lavoratori e in ogni caso ai nuovi rapporti di lavoro successivi all'entrata in vigore del decreto ovvero il 13 agosto. Senza dimenticare che su richiesta scritta del lavoratore assunto, il datore deve aggiornare o integrare le informazioni indicate nel decreto. Utilizziamo il termine quasi poiché ci sono alcune categorie che ne sono esclusi.

Più esattamente, le rinnovate disposizioni non sono valide nel caso dei rapporti di lavoro con durata media inferiore alle 3 ore settimanali in un periodo di 4 settimane consecutive. Così come per i rapporti di lavoro autonomi con partita Iva e nei contratti di agenzia.

Secondo il decreto Trasparenza, il datore di lavoro non può vietare lo svolgimento di una seconda attività lavorativa, purché avvenga al di fuori dell'orario di lavoro concordato con il dipendente. Allo stesso tempo non può applicare un trattamento sfavorevole rispetto a quello previsto per chi lavora in maniera esclusiva. A fare la differenza sono come al solito le eccezioni. In questo senso, il doppio lavoro può essere vietato sia nel caso di conflitto di interessi tra l'attività svolta in modo principale e quella secondaria. E sia di pericolo per la salute e la sicurezza del lavoratore.

Dal punto di vista fiscale, nel caso di svolgimento di un doppio lavoro, il prestatore deve comunicare i redditi del primo lavoro al secondo datore di lavoro affinché possa calcolare correttamente le tasse e gli sconti sulle tasse o presentare la dichiarazione dei redditi; oltre che comunicare ai datori di lavoro se applicare eventuali detrazioni.

Norme in vigore per 2022-2023 per i lavoratori con doppia attività

Il decreto Trasparenza recepisce la direttiva europea sulle condizioni di lavoro trasparenti e prevedibili nell'Unione europea ed è considerato un passo in avanti per i diritti dei lavoratori.

In riferimento al doppio lavoro, secondo le disposizioni vigenti, il dipendente non deve trattare affari, per conto proprio o di terzi, in concorrenza con l'imprenditore, né divulgare notizie attinenti all'organizzazione e ai metodi di produzione dell'impresa, o farne uso in modo da poter recare a essa pregiudizio.

Come ha quindi precisato la Corte di Cassazione, il dovere di fedeltà del lavoratore nei confronti del datore di lavoro permane sia durante il processo sia dopo la sentenza di reintegra, e anche durante le ferie del lavoratore, poiché il licenziamento dichiarato illegittimo incide solo sulla continuità di fatto delle prestazioni lavorative, non essendo idoneo a interrompere il rapporto, tutte le volte in cui sia disposta la reintegrazione nel posto di lavoro, con il ripristino della situazione precedente.

Abbiamo accennato all'importanza del rispetto delle norme sull'orario e sul riposo nel caso di avvio di un doppio lavoro. A tal proposito, sono 3 le regole da rispettare.

In prima battuta quella del riposo giornaliero di 11 ore. Quindi quella del riposo settimanale in quanto sono obbligatorie 24 ore consecutive di riposo dal lavoro. Infine, in merito all'articolazione oraria. gli orari dei diversi lavori non devono mai sovrapporsi.