Nuovi voucher 2017 per aziende e famiglie. Chi può usare, costo, dove ritirarli, come funzionano, regole INPS

di Luigi Mannini pubblicato il
Nuovi voucher 2017 per aziende e famigli

Così i tanto bistrattati voucher hanno di nuovo fatto capolino in Italia con l'approvazione della manovra correttiva voluta dal Governo. Vediamo di capire quali sono le novità rispetto al passato

Tanto tuonò che alla fine piovve. Il dibattito acceso sui voucher alla vigilia del referendum promosso dalla Cgil sull’eccessivo utilizzo di questo strumento ebbe, come unico risultato, quello di convincere governo e ministro Poletti sull’opportunità di cancellarli proprio quando la consultazione tra i lavoratori era ormai dietro l’angolo. Apriti cielo. Quel provvedimento, preso evidentemente con troppa approssimazione e fretta diede la stura ad altre polemiche.

Che avevano per oggetto due argomenti in particolare: cosa fare con i voucher già acquistati. E come regolare i rapporti lavorativi che erano nati sotto la stella di questa regolamentazione ed improvvisamente erano diventati orfani di padre e di madre. Ci sono voluti appena due mesi e, come spesso accade, l’Italia ha compiuto l’ennesima giravolta. E, come un gambero che viaggia spedito a ritroso sulla spiaggia, lo strumento che tanto scandalo aveva destato appena qualche mese fa, torna prepotentemente in auge. Con qualche modifica, ovviamente, rispetto al passato. Tra le novità da segnalare la diversificazione tra quelli per aziende e quelli pensati per famiglie e lavori domestici. È quindi il caso di capire chi può usare tale strumento, dove è possibile ritirarli e come funzionano secondo le regole INPS.

Nuovi voucher 2017 costo, dove ritirarli, come funzionano

I nuovi voucher per il 2017 e il 2018 si trasformano in libretti familiari e contratti di prestazione occasionale. Ecco come funzionano. Il tetto fissato per il compenso di ogni lavoratore è di cinquemila euro all’anno, mentre sono 2.500 gli euro che si possono percepire dallo stesso datore. Cinquemila euro è pure il tetto utilizzabile da quest’ultimo nel quale le prestazioni effettuate da titolari di pensioni di vecchiaia o invalidità, disoccupati, giovani fino a venticinque anni iscritti a un ciclo di studi, e chi percepisce integrazioni del salario o sostegno al reddito vengono considerate al 75% dell’importo.

Novità rispetto al passato anche su dove ritirarli visto che tabacchi e banche non potranno più venderli. Bisognerà quindi svolgere una procedura telematica interamente gestita dall’Inps.

Nuovi voucher 2017 per aziende chi può usare

Bisogna quindi fare presto a prendere confidenza con i nuovi voucher 2017. Per quanto riguarda le aziende non tutte possono avvalersi di questa modalità per il pagamento di prestazioni lavorative. Ecco chi può usare i nuovi voucher 2017: le imprese con cinque dipendenti, fatto salvo per le prestazioni effettuate da titolari di pensioni di vecchiaia o invalidità, disoccupati, giovani fino a venticinque anni iscritti a un ciclo di studi, e chi percepisce integrazioni del salario o sostegno al reddito.

Sono escluse le aziende agricole, le imprese edilizie e quelle coinvolte nell’esecuzione di appalti di opere o servizi. Il compenso minimo è di nove euro all’ora. Il 33% del compenso, la contribuzione alla gestione separata, è a carico del datore di lavoro, mentre il premio dell’assicurazione contro infortuni e malattie pari a 3,5 percento. Per quel che riguarda il compenso non si potrà scendere sotto la soglia dei trentasei euro per prestazioni di durata non superiore a quattro ore consecutive.

Nuovi voucher 2017 obblighi del datore di lavoro

I nuovi voucher 2017 contengono poi obblighi ben precisi per il datore di lavoro che deve comunicare almeno un’ora prima l’inizio della prestazione altrimenti scatta una sanzione che può variare da cinquecento euro a duemila e cinquecento euro. Egli ha tempo fino a tre giorni dopo per comunicare la mancata prestazione, attraverso il portale Inps o il contact center. Se la comunicazione non arriva l’Inps provvede a pagare le prestazioni.

L’imprenditore agricolo non potrà usufruire di una singola prestazione per più di tre giorni. In caso di superamento del limite dei cinquemila euro o della durata della prestazione pari a 280mila ore nell’anno civile, il rapporto si trasforma in un tempo pieno e indeterminato.

Nuovi voucher 2017 per famiglie, come funzionano

I nuovi voucher 2017 validi per famiglie e lavori domestici rappresentano forse la novità più importante di questo pacchetto. Il libretto famiglia contiene voucher del valore nominale di dieci euro per prestazioni che non possono superare l’ora. A questo bisogna aggiungere due euro per i contributi e l’assicurazione. Il lavoratore ha infatti diritto all’associazione contro la vecchiaia, l’invalidità e i superstiti, con iscrizione alla gestione separata, e all’associazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, al riposo giornaliero, alle pause e ai riposi settimanali.

I compensi percepiti sono esenti da imposizione fiscale, non incidono sul suo stato di disoccupato e partecipano alla determinazione del reddito necessario per il rinnovo del permesso di soggiorno. Attraverso il libretto famiglia viene erogato il contributo – istituito con la riforma Fornero – per l’acquisto di servizi di babysitting, oppure per pagare gli asili nido pubblici o i privati accreditati. Non possono essere acquisite prestazioni di lavoro occasionali da soggetti con cui il datore di lavoro ha o ha avuto da meno di sei mesi un rapporto di lavoro subordinato o di collaborazione coordinata e continuativa. Anche le Pubbliche Amministrazioni potranno dotarsi di questo strumento, ma solo in caso di emergenze, eventi o manifestazioni sportive.