Con le nuovissime regole 2022, il datore di lavoro deve comunicare, in formato cartaceo o elettronico, al lavoratore in modo chiaro e completo gli orari di lavoro. E non solo.
Entrano in vigore nuove norme sull'orario di lavoro dei dipendenti. L'obiettivo del recepimento della direttiva Trasparenza del Consiglio europeo è la creazione e applicazione di condizioni di lavoro trasparenti e prevedibili. Lo scopo dichiarato è migliorare le condizioni di lavoro.
Prima di entrare nei dettagli, specifichiamo che le nuove disposizioni si applicano a tutti i tipi di rapporto, come il lavoro subordinato, anche agricolo, a tempo indeterminato e determinato, a tempo parziale; il lavoro somministrato; la collaborazione coordinata e continuativa; la prestazione occasionale; nelle pubbliche amministrazioni.
Restano esclusi i rapporti autonomi, agenzia, impresa familiare, forme speciali di lavoro pubblico, contratti di durata pari o inferiore a una media di 3 ore a settimana per 4 settimane consecutive. Approfondiamo in questo articolo:
Ma cosa fare se non è possibile prevedere un orario di lavoro programmato? A quel punto il dipendente deve essere informato sulla variabilità della programmazione del lavoro, sulle ore e i giorni di riferimento, sul periodo minimo di preavviso.
Più esattamente, l'azienda deve indicare le ore settimanali minime garantite e la retribuzione per il lavoro prestato in aggiunta alle ore garantite; le ore e i giorni di riferimento in cui il lavoratore è tenuto a svolgere le prestazioni lavorative; il periodo minimo di preavviso a cui il lavoratore ha diritto prima dell’inizio della prestazione lavorativa e il termine entro cui il datore può annullare l’incarico.
Anche la disciplina dell'orario straordinario deve avvenire necessariamente in forma scritta, al pari di quanto avviene con l'indicazione dell'orario di lavoro giornaliero.
I tipi di orario di lavoro sottoscrivibili sono a tempo pieno, con un orario variabile tra le 40 e le 48 ore settimanali, ma sono diverse per ogni settore merceologico e contratto collettivo nazionale di lavoro applicato; a tempo parziale verticale ovvero lavoro con orario ridotto in alcuni giorni della settimana; a tempo parziale orizzontale ovvero lavoro quotidiano ma per tutti i giorni della settimana; a tempo parziale misto ovvero l'unione tra le due precedenti opzioni.
La modifica dell'orario di lavoro può invece avvenire solo con un accordo scritto tra le parti ovvero con il consenso e la volontà del lavoratore al cambiamento.
Basta comunque una scrittura privata tra le parti in cui sono indicati con chiarezza i nuovi orari di lavoro, ma anche i dati del dipendente, i dati dell'azienda, la tipologia del contratto di assunzione, la sede di lavoro, la decorrenza della modifica dell'orario di lavoro, la data finale se il contratto di lavoro non è a tempo indeterminato, la nuova articolazione dell'orario di lavoro, eventuali clausole elastiche e flessibili in caso di passaggio a part time e la firma delle parti.