Orario di lavoro quando e come può essere cambiato dal datore lavoro e azienda a dipendenti

di Luigi Mannini pubblicato il
Orario di lavoro quando e come può esser

Orario di lavoro, come può cambiare

La modifica dell'orario di lavoro può avvenire con un accordo scritto tra le parti ovvero con il consenso e la volontà del lavoratore al cambiamento.

L'azienda può cambiare l'orario di lavoro dei dipendenti? Può farlo senza aver contrattato con le sigle sindacali? Si tratta di due questioni che spesso e volentieri tornano al centro dell'attenzione sia tenendo conto di regole e leggi 2019, ma anche per le necessità continuare di riorganizzazione del lavoro. Tuttavia il datore non può muoversi in piena libertà ovvero procedere con cambiamenti unilaterali come e quando vuole. In estrema sintesi non può ridurre l'orario normale di lavoro dei dipendenti. Lo può fare solo con l'accordo della parti. Diverso è il caso della distribuzione dell'orario di lavoro nell’arco della giornata o della settimana poiché dispone di più ampi margini di manovra.

Orario di lavoro, come può cambiare per l'azienda

Le due coordinate sono chiare: il datore di lavoro non può modificare l'orario dei dipendenti in via unilaterale, ma può distribuirlo diversamente tenendo conto di motivi tecnici, organizzativi e produttivi. E poco importa, sempre e solo se legittima, se il cambiamento intervenga dopo un mese o dieci anni. Le abitudini consolidate non incidono nelle possibilità di scelta. Al di là delle esigenze tecniche, organizzative e produttive, il secondo requisito da rispettare è il preavviso ai dipendenti.

Come precisato dalla Cassazione, la regola secondo cui i contratti o gli accordi collettivi aziendali sono applicabili a tutti i lavoratori dell'azienda, ancorché non iscritti alle organizzazioni sindacali stipulanti non vale nell'ipotesi di trasformazione del rapporto di lavoro subordinato a tempo pieno in rapporto a tempo parziale, in quanto non può avvenire a seguito di determinazione unilaterale del datore di lavoro, ma necessita in ogni caso del consenso scritto del lavoratore, il cui rifiuto della trasformazione del rapporto non costituisce giustificato motivo di licenziamento.

Come modificare l'orario di lavoro

La modifica dell'orario di lavoro può invece avvenire solo con un accordo scritto tra le parti ovvero con il consenso e la volontà del lavoratore al cambiamento. Basta comunque una scrittura privata tra le parti in cui sono indicati con chiarezza i nuovi orari di lavoro, ma anche i dati del dipendente, i dati dell'azienda, la tipologia del contratto di assunzione, la sede di lavoro, la decorrenza della modifica dell'orario di lavoro, la data finale se il contratto di lavoro non è a tempo indeterminato, la nuova articolazione dell'orario di lavoro, eventuali clausole elastiche e flessibili in caso di passaggio a part time e la firma delle parti.

Infine, i possibili tipi di orario di lavoro sottoscrivibili sono a tempo pieno, con un orario variabile tra le 40 e le 48 ore settimanali, ma sono diverse per ogni settore merceologico e contratto collettivo nazionale di lavoro applicato; a tempo parziale verticale ovvero lavoro con orario ridotto in alcuni giorni della settimana; a tempo parziale orizzontale ovvero lavoro quotidiano ma per tutti i giorni della settimana; a tempo parziale misto ovvero l'unione tra le due precedenti opzioni.