Pausa bagno al lavoro 2023, leggi e regole ufficiali in vigore

di Marianna Quatraro pubblicato il
Pausa bagno al lavoro 2023, leggi e rego

Pausa bagno al lavoro 2023, leggi e regole ufficiali in vigore

Non c'è alcun dubbio che per tutti i dipendenti arriva il momento in cui sono costretti a interrompere l'attività per concedersi una pausa fisiologica sul lavoro.

Ma siamo sicuri che possono alzarsi tutte le volte che lo desiderano? Detto in altro modo, quante volte posso andare in bagno al lavoro?

La questione è certamente importante proprio perché coinvolge tutti senza distinzioni. La pausa bagno al lavoro porta con sé una serie di problemi da affrontare. Se è vero che la regola generale è quella della correttezza nel rispetto di leggi e regole 2023 ufficiali in vigore ovvero il datore di lavoro non dovrebbe mostrarsi troppo rigido e il lavoratore non dovrebbe approfittarne.

Dall'altra, cosa succede se il momento della pausa fisiologica per andare in bagno coincide con un momento lavorativo delicato, ad esempio all'interno delle fabbriche quando è coinvolto il responsabile di un impianto produttivo?

Pausa al lavoro secondo le leggi ufficiali

Il punto di partenza per inquadrare la questione della pausa bagno al lavoro è dare uno sguardo alla normativa 2023 in vigore, secondo cui il lavoratore ha diritto a una interruzione di almeno 10 minuti se l'orario giornaliero supera le 6 ore.

Tuttavia i contratti collettivi nazionali di lavoro possono prevedere trattamenti specifici proprio sulla base della categoria di appartenenza del dipendente con i suoi bisogni e necessità. Senza dimenticare le regole interne all'azienda che possono disciplinare le pause sulla base dell'organizzazione interna.

E c'è anche un altro aspetto da conoscere: spetta al dato di lavoro individuare il momento della pausa che non deve essere necessariamente concessa al termine delle prime 6 ore di loro. L'azienda può organizzare i turni sulla base delle personali esigenze organizzative.

Pausa bagno al lavoro, le regole 2023

Se questa è la base della disciplina della pausa, come è organizzata la pausa bagno. Per prima cosa il lavoratore deve tenere conto delle disposizioni aziendali e quindi non può eventuale lasciare il posto di lavoro se l'assenza comporta, ad esempio, l'interruzione dell'attività.

Deve essere quindi momentaneamente rimpiazzato. In seconda battuta, il dipendente può andare in bagno anche al di fuori delle pause previste dal regolamento interno e, se urgente, il datore non può opporsi. Il principio è stato di recente affermato da una sentenza del tribunale che ha messo nero su bianco il rischio di pregiudicare l'integrità psicofisica del lavoratore.

Andare in bagno per il tempo necessario per espletare le funzioni fisiologiche non ha poi alcun impatto sullo stipendio proprio perché è inferiore a 10 minuti. E in ogni caso non ha bisogno di un'autorizzazione scritta perché, come spiegato dal Garante della Privacy, verrebbe intaccato il diritto alla riservatezza del lavoratore.

Le altre pause sul lavoro concesse per legge

L'ordinamento legislativo in Italia sul lavoro è molto dettagliato è disciplina anche altre interruzioni del lavoro, come la pausa pranzo, rispetto a cui la domanda a cui rispondere è chiara: rientra o no nelle 8 ore di lavoro? C'è poi la pausa sigaretta sul lavoro, ma quante al giorno e qual è la durata?

Anche in questo caso la normativa 2023 prevede confini ben precisi. Ma una delle più discusse non può che essere quella relativa alle regole per la pausa caffè al lavoro. Si tratta infatti un rito italiano a cui pochi rinunciano, anche perché rappresenta un'occasione di socializzazione per i dipendenti e un buon modo per stemperare la tensione sul posto di lavoro.