via ufficialmente ricorsi sindacati contro diminuzione pensioni
Partono i ricorsi da parte dei sindacati dei pensionati contro aumenti delle pensioni da rivalutare non riconosciuti: cosa sta accadendo e
Sono ufficialmente partiti i ricorsi dei sindacati contro diminuzione pensioni reversibilità, vecchiaia e invalidità. La rivalutazione delle pensioni 2023 era particolarmente attesa da tutti i pensionati e con molto entusiasmo, considerando che mai l’indice di rivalutazione pensionistica è stato alto come quello di quest’anno fissato al 7,3%, in via provvisoria.
Ciò avrebbe dovuto significare aumenti decisamente elevati per tutti i pensionati, ma così non è stato e soprattutto per alcuni. I sindacati per rivendicare i diritti dei pensionati ad avere gli aumenti spettanti hanno avviato ricorsi.
Secondo quanto annunciato dal segretario generale della Uilp, Carmelo Barbagallo, l’intenzione dei sindacati è quello di recuperare i tagli applicati ad alcuni pensionati. In particolare, dallo studio della Uil è emerso che tagli alla rivalutazione delle pensioni di importo mensile lordo superiore a quattro volte il trattamento minimo, cioè si parla di pensioni di circa 2.100 euro al mese, comportano un risparmio di circa 3,5 miliardi di euro lordi e proprio contro questi tagli i sindacati hanno deciso di presentare alcuni ricorsi pilota per capire come i giudici potranno rispondere sulla questione.
La rivalutazione delle pensioni di reversibilità, vecchiaia e invalidità 2023 su indice al 7,3% è stata calcolata sulle sei nuove percentuali di rivalutazione pensionistica fissate dal governo Meloni che variano a seconda delle diverse fasce di reddito e sono le seguenti:
Con particolare riferimento alle pensioni di invalidità, al momento non è in programma alcun ricorso né class action perché l’atteso ricalcolo pensionistico con la dovuta rivalutazione è stato effettuato. Tuttavia, non è stato effettivamente deciso e applicato l’aumento delle pensioni di invalidità promesso, da tanti e da tanto.
La speranza è che tale novità per le pensioni di invalidità possa rientrare nel prossimo decreto invalidità che, stando ad alcune anticipazioni potrebbe arrivare il prossimo mese di maggio, o nell’attesa riforma pensioni 2024 e i sindacati sono pronti a muoversi perché ciò avvenga.