All'aumento pensioni anzianità, reversibilità, invalidità aggiunto bonus 150 euro per alcuni

di Chiara Compagnucci pubblicato il
All'aumento pensioni anzianità, reversib

Da prossimi aumenti fino a fine anno a modifiche già decise per rivalutazione anticipata e un aumento ulteriore con il bonus di 150 euro deciso a sorpresa ieri, ma solo per alcuni pensionati

Cosa cambia per gli importi per pensioni di anzianità e vecchiaia, reversibilità e invalidità tra aumenti ora, la rivalutazione e il nuovo bonus 150 euro a Novembre ? La questione pensioni è da sempre un tema molto discusso in ogni sua forma e per qualsiasi suo aspetto, ma anche quest’anno dai pochi risvolti nuovi. Si attendeva, o meglio si sperava, una riforma delle pensioni strutturali, ma ancora una volta è stata rimandata a causa degli improvvisi eventi che hanno scosso il mondo, portato l’inflazione ad un aumento continuo con conseguenze su ogni aspetto della vita economica che ha quindi portato il governo a fare scelte di investimento delle risorse economiche decisamente diverse dalle pensioni.

Ora si attende il prossimo anno per capire se effettivamente qualcosa potrà cambiare relativamente ai requisiti di uscita per la pensione e si attendono anche modifiche e novità per pensioni aumenti. Vediamo quali sarano e quali potrebbero essere.

  • Pensioni di reversibilità tra aumenti ora, bonus 150 euro a Novembre una tantum e modifiche previste
  • Come cambiano pensioni di invalidità attualmente, gli aumenti con rivalutazione e bonus 150 euro 
  • Pensioni anzianità e vecchia aumenti ora, bonus 150 euro nuovo a Novembre

Pensioni di reversibilità tra aumenti per rivalutazione, bonus 150 euro a Novembre, modifiche e attese 

Dopo le diverse modifiche che quest’anno hanno interessato le pensioni di reversibilità, ai superstiti, si preparano a cambiare ancora con aumenti degli importi. Ciò che ha apportato modifiche alle pensioni di reversibilità ora sono recenti sentenza che hanno cambiato alcuni orientamenti su tali prestazioni, a partire da una nuova sentenza della Corte di Cassazione sul diritto a percepire la pensione di reversibilità.

La legge prevede da sempre che la pensione di reversibilità spetti al coniuge separato: la Corte di Cassazione è intervenuta di recente spiegando che ha la pensione di reversibilità spetta al coniuge separato e al coniuge separato con addebito e precisando che può spettare non solo se il coniuge è titolare di assegno alimentare a carico del coniuge deceduto. 

Dunque, secondo la Corte, ha diritto ad avere la pensione di reversibilità del defunto anche l’ex coniuge che non percepisce l’assegno di divorzio.

La Corte Costituzionale è invece intervenuta sulle pensioni di reversibilità, con una recente sentenza, sottolineando che, pur essendo giusto ridurre gli importi delle pensioni di reversibilità se il superstite che ha diritto a percepire la prestazione percepisce altri redditi, le riduzioni non devono mai superare i redditi percepiti dal beneficiario, altrimenti non avrebbe senso ricevere tale ulteriore prestazione. 

A tali modifiche si affiancano gli aumenti che scatteranno dal prossimo ottobre anche per le pensioni di reversibilità per effetto della rivalutazione anticipata pensionistica al 2% per pensionati con redditi entro i 35mila euro che contribuirà ad assicurare qualche decina di euro in più al mese fino a dicembre. ( tra i 40-150 euro da ottobre a Dicembre)

A sorpresa, poi, è stato deciso il bonus di 150 euro per chi non prende una pensione di reversibilità superiore ai 20mila euro lordi all'anno. Il bonus di 150 euro sarà una tantum e sarà pagato nel cedolino di Novembre, senza fare domande specifiche ma in automaico saà erogato da Ins e Casse pevidenziali di settore

Dal primo gennaio 2023 le cose cambieranno di nuovo ma si attende ancora di capire cosa farà il nuovo governo per garantire aumenti pensioni nel 2023.

Per la rivalutazione 2023 delle pensioni si discute delle percentuali su cui effettuare il calcolo, considerando che l’indice fissato già la scorsa primavera per il prossimo 2023 all’1,9% ma non può più essere applicato a causa dell’improvviso ed elevato rialzo dell’inflazione e diverse sono le ipotesi in ballo al momento:

  • di rivalutazione al 2% per tutte le pensioni e non solo per chi ha redditi entro i 35mila euro;
  • di rivalutazione all’1,9% per tutti come già stabilito per il 2023 mesi fa, prima del decreto Aiuti bis, prima della crescita improvvisa dell’inflazione, e più alto rispetto all’1,7% di rivalutazione pensioni di quest’anno; 
  • di rivalutazione al 10%, risultato della somma della percentuale di rivalutazione anticipata al 2% al via da ottobre più un 8%, percentuale su cui si attesta al momento l’inflazione.

Come cambiano pensioni di invalidità ora e nel 2023

Stesso discorso di aumento delle pensioni già da ora con decontribuzione al 2% fino a dicembre e nel 2023 in base all’indice che verrà stabilito interessa anche le pensioni di invalidità. Il pagamento inizierà nel cedolino di Ottobre in auomatico e l'aumeto dovrbbe essere tra i 40-150 euro totali fino a Dicembre.

Anche le pensioni di invalidità, godranno, del bonus di 150 euro deciso dal Governo Draghi nel Decreto Ter che sarà pagato a Novembre, senza fare nessuna domanda. Unico requisito, si deve predere una pensione al massimo di 20mila euro annui lordi.

Da tempo al centro dell’attenzione politica, le pensioni di invalidità non sono finora state oggetto di particolari e specifiche novità, neppure per quanto riguarda un aumento degli importi della prestazione, da tempo richiesto, da tempo annunciato ma ancora non deciso. 

Se per quest’anno le uniche modifiche e aumenti per le pensioni di invalidità derivano dalla decontribuzione al 2%, per il prossimo anno qualcosa potrebbe ulteriormente cambiare, considerando i nuovi annunci di aumenti delle pensioni di invalidità fatti dai diversi partiti politici in vista delle elezioni del 25 settembre.

Silvio Berlusconi ha annunciato l’intenzione di aumentare le pensioni d'invalidità fino ad almeno 1000 euro mensili per 13 mensilità, una cifra considerata dallo stesso leader di Forza Italia anche troppo esigua, soprattutto nelle grandi città. 

Nessun riferimento esplicito ad aumenti delle pensioni di invalidità in vista delle prossime elezioni da parte di Lega e Fratelli di Italia, ma solo timide aperture a possibili modifiche. Non c’è alcun accenno ad aumenti e modifiche per le pensioni di invalidità neppure da parte del centrosinistra, né dal Terzo Polo, Italia Viva e Azione, che parlano di volontà di tutelare le fasce più deboli di pensionati senza però parlare chiaramente di misure definite per modificare e aumentare le pensioni di invalidità.

Eppure la necessità da sempre conclamata è quella di aumentare le pensioni di invalidità, come anche ribadito dalla Corte Costituzionale che ha chiaramente ribadito come l’importo di 286 euro mensili delle pensioni di invalidità è troppo basso, insufficiente per soddisfare le esigenze più elementari di vita delle persone invalide e con disabilità e permettere loro di sostenere tutte le spese necessarie e vivere una vita dignitosa. 

Pensioni di anzianità e vecchia tra nuovo bonus 150 euro e rivalutazione anticipata

Tutte le pensioni, comunque, solo con determinati limiti e requisiti di reddito, avranno il diritto all'aumento del bonus di 150 euro e della rivalutazione anticipata che poterà, come già detto sopra, per ale altre tipologie pensioni un aumento di 40-150 euro variabile consierano il periodo di Otobre-Dicembre con una rivalutazione di circa il 2%

Avranno questo aumento, pensato, per contrastare l'inflazione, tutte i pensionati con un reddito lordo inferiore ai 35mila euro all'anno. E' l'unico limite e requisito richiesto. I pagamenti avverranno dal cedolino di Ottobre, per proseguire fino a Novembre e finire a Dicembre.

Nel cedolino di Novembre ci sarà ufficialmente anche il bonus di 150 euro, pagato, però solo a un pubblico ancora più ristretto, con un requisito di 20mila euro all'anno al massim. Sarà erogato, anche in qusto caso, in automatico una tantum nel cedolino di Novembre