Anticipare il riconoscimento degli aumenti di pensioni e stipendi: a chi spetta, come e di quanto e chiarimenti per pensionati e lavoratori
Per aumenti pensioni e stipendi si apre la possibilità che possano essere anticipati e siano pagati arretrati? Rivalutazione anticipata delle pensioni al 2% per aumentare le pensioni e decontribuzione al 2%, insieme a detassazione welfare aziendale, per aumentare gli stipendi dei lavoratori dipendenti sono le misure che il governo ha approvato con il nuovo Decreto Aiuti bis, per dare a pensionati e lavoratori maggiore potere di acquisto contro l’inflazione elevata e il caro vita.
Vediamo quanto e da quando aumentano pensioni e stipendi per effetto delle novità previste dal Decreto Aiuti bis.
Gli aumenti delle pensioni per chi ha redditi entro i 35mila euro annui, vale a dire per pensionati che percepiscono dai 2.700 euro in su, saranno compresi tra circa 10 e circa 50 euro. Si tratta di importi che ai pensionati non verranno riconosciuti subito ma solo a partire dal mese di ottobre e fino a dicembre.
Si è aperta la discussione di riconoscere degli arretrati in questi giorni nella discussione in Parlamento per l'approvazione definitiva del Dl Aiuti Bis (conversione in legge) anche per le pensioni, riconoscendo gli importi a partire da Agosto, per poter attuare un incremento maggiore visto la forte inflazione e i relativi rincari.
Al momento c'è, dunque, questa ipotesi di lavoro anche per la tendenza di equiparare le decisioni sugli stipendi a quelle delle pensioni. Rimane, però, il problema delle risorse, con i tecnici sopratutto impegnati a bloccare i rincari delle bollette di luce e gas
Per gli aumenti degli stipendi dei lavoratori dipendenti, il governo ha approvato con il Decreto Aiuti bis un meccanismo di decontribuzione al 2%, sempre per lavoratori con redditi annui entro i 35mila euro sulla scia di quanto già stabilito per l’erogazione del bonus di 200 euro una tantum di luglio, per aumentare il netto in busta paga fino a dicembre 2022, e compreso il rateo di tredicesima.
Secondo alcune stime, la decontribuzione potrebbe portare aumenti medi mensili compresi tra 12 e circa 50 euro al mese, in quest’ultimo caso per stipendi di circa 10mila euro, e fino a 120 euro circa per stipendi fino a 35mila euro, il che si traduce in un aumento medio mensile degli stipendi di circa 12-13 euro, poco più di 7 euro netti mensili per le retribuzioni più basse e di circa 20 euro per gli stipendi più alti.
Considerando l’approvazione ufficiale del Decreto aiuti bis la prima settimana di agosto e i tempi di legge previsti per la sua entrata in vigore ufficiale, gli aumenti degli stipendi per effetto della decontribuzione dovrebbero partire da ottobre ma avranno effetti retroattivi e potranno essere anticipati già con la competenza di Agosto con contestuale pagamento degli arretrati ad ottobre già considerando i mesi precedenti da luglio-agosto.