Anticipare la rivalutazione delle pensioni senza aspettare gennaio 2023 e quattordicesima anche a chi oggi non ne ha diritto: nuove idee per aumentare pensioni in Dl Aiuti Bis
Anticipare la rivalutazione delle pensioni e riconoscere la quattordicesima mensilità in sostituzione della proroga del bonus di 200 fino alla fine dell’anno: sembra questo il nuovo piano del governo Draghi per aumentare le pensioni con l’approvazione del Decreto aiuti bis. Vediamo si seguito di quanto aumentano le pensioni con rivalutazione e quattordicesima retroattiva per pensionati che non ne hanno diritto in Dl Aiuti 2022.
In particolare, per la rivalutazione anticipata delle pensioni si pensa ad un aumento del 2% a partire da ottobre, ma retroattiva, rivalutazione che scatterebbe, dunque, sin da subito senza dover aspettare il prossimo anno e per dare ai pensionati la possibilità di contrastare l’attuale andamento dell’inflazione.
Tuttavia, con l’anticipo della rivalutazione delle pensioni non si otterrebbero sui trattamenti mensili da agosto a settembre gli stessi aumenti garantiti dall’estensione del bonus di 200 euro fino alla fine dell’anno
. Secondo, infatti, alcuni calcoli effettuati, l’anticipo della rivalutazione delle pensioni al 2% porterà aumenti differenti sulle pensioni in base ai diversi importi pensionistici che si percepiscono già ma nell’ordine di qualche decina di euro al mese, non di più.
Per esempio, per pensioni mensili di 500 euro, l’anticipo della rivalutazione pensionistica si tradurrebbe in appena 10 euro circa di aumento della pensione al mese, si sale sui 30-40, fino a 50 euro per pensioni più alte oltre i 2mila euro, ma si tratta comunque di aumenti relativamente bassi.
Altra misura su cui si lavora, insieme all’anticipo della rivalutazione pensionistica, è l’estensione della quattordicesima ai pensionati che non ne hanno diritto. L’idea sarebbe quella di riconoscerla ai pensionati che hanno una pensione fino a 1.500 euro al mese.
La quattordicesima sulla pensione non spetta, infatti, per legge, attualmente, a tutti i pensionati: ha un importo variabile da 437 a 655 euro (a seconda degli anni di contributi versati) per i pensionati con un minimo di 64 anni e un reddito inferiore a 1,5 volte il valore della pensione minima (525,38 euro), cioè 10.244,91 euro lordi annui.
Per i pensionati che hanno più di 64 anni e con un reddito individuale tra una volta e mezzo e due il trattamento minimo, ma sempre entro i 13.659,88 euro lordi l’anno, l’importo della 14esima varia anche in rapporto agli anni di versamenti contributivi, tra i 336 e i 504 euro.
La quattordicesima spetta ai pensionati che percepiscono le seguenti prestazioni: