Un'altra novità per le pensioni da valutare per smettere anzitempo è la possibilità di cumulare gratis tutti i contributi.
Tempo di calcoli e di simulazioni per capire se le novità per le pensioni ufficializzate dalla maggioranza siano convenienti o meno. Le regole sono chiare: possono smettere anzitempo e su base volontaria i lavoratori con 63 anni di età e 20 anni di contributi versati, a fronte di un onere annuale tra il 4,5 e il 4,7% sul trattamento pensionistico maturato. A essere oggetto di discussioni sono però le mini pensioni facilitate, quelle cioè gratis per il lavoratore e tutte a costo dello Stato. In questo caso occorre fare una doppia distinzione. La prima è quella che riguarda chi è senza occupazione, i lavoratori disabili e i parenti di primo grado con disabilità grave.
In questo caso sono necessari almeno 63 anni di età e 30 anni di contributi, oltre che un assegno previdenziale inferiore a 1.500 euro lordi mensili, per fruire delle mini pensioni facilitate. La seconda coinvolge i lavoratori che esercitano attività prevalentemente faticose. In questo caso rimangono invariato il tetto dell'assegno a 1.500 euro e i 63 anni di età, ma gli anni di contribuzione da maturare al momento della richiesta salgono a 36. C'è poi un terzo caso ed è quello che prevede che siano le stesse aziende a sostenere i costi delle mini pensioni. I requisiti minimi sono gli stessi di quelli ipotizzati per le mini pensioni su base volontaria (63 anni di età e 20 anni di contributi) mentre la rata mensile cambia sulla base dell'impegno economico dell'impresa.
Altra novità da valutare nell'ottica di decisione se accedere alle mini pensioni, è quella della possibilità di cumulare tutti i contributi non coincidenti maturati in gestioni pensionistiche diverse, compresi i periodi di riscatto della laurea, ai fini sia delle pensioni di vecchiaia sia di quelle anticipate. Il cumulo gratuito sarà possibile per tutti gli iscritti presso due o più forme di assicurazione obbligatoria dei lavoratori dipendenti, autonomi e degli iscritti alla gestione separata e alle forme sostitutive ed esclusive, in modo che possano conseguire un'unica pensione, anche nelle ipotesi in cui sia stato già maturato un autonomo diritto alla pensione presso una singola gestione. L'assegno pensionistico sarà calcolato pro-rata con le regole di ciascuna gestione.
Per facilitare la vita e semplificare i calcoli, abbiamo sviluppato e aggiornato in base alle ultime indicazioni, un calcolatore online. Si tratta di uno strumento gratuitamente utilizzabile, per cui basta inserire pochi dati e il gioco è fatto. Più precisamente occorre indicare la pensione netta, il numero di mesi di uscita anzitempo, da un minimo di 6 mesi a un massimo di 43, la somma che si desidera tra il 70% e il 100%, l'appartenenza a categorie tutelate tra disabili, disoccupati da lungo termine, assistenti a disabili, attività faticose, l'assicurazione proporzionale, il tasso di penalizzazione che si aggira tra 4,6% e 4,7% per ogni anno. I valori restituiti sono sei: pensione netta percepita al mese; la rata da pagare per la restituzione con interessi inclusi per 20 anni; la rata della pensione percepita dopo i 36 mesi di anticipo, la percentuale decurtata, il totale della pensione per chi smette anzitempo, l'importo finale da restituire. Il simulatore è disponibile in questa pagina.