Dal primo ottobre 2022 l'aumento delle pensioni sarà del 2% e più alta sarà anche la tredicesima mensilità di dicembre: chiarimenti ed esempi
Gli importi dei trattamenti pensionistici mensili si preparano ad aumentare da questo mese di ottobre per effetto della rivalutazione anticipata al 2% ma i pensionati riceveranno anche una tredicesima più alta quest’anno. Gli aumenti delle pensioni da ottobre a dicembre saranno differenti a seconda dell’importo iniziale di pensione percepito e anche se si hanno i requisiti per avere o meno il nuovo bonus una tantum di 150 euro a novembre.
Quest’ultima novità, approvata con il Decreto Aiuti Ter, spetta solo ed esclusivamente ai pensionati con redditi annui, riferiti al 2021, entro i 20mila euro e vale come importo aggiuntivo solo per il mese di novembre. Ciò significa che rappresenta un ulteriore aumento di pensione ma solo per pochi e solo per una volta. La rivalutazione anticipata delle pensioni al 20% porterà aumenti, seppure decisamente inferiori, ad una platea più ampia di beneficiari. Insieme all’aumento delle pensioni tra 30-160 euro al via ora, anche la tredicesima sarà più alta.
Per chi prende una pensione da 500 euro al mese, per effetto della rivalutazione anticipata al 2% avrà un aumento mensile di 10 euro per 30 euro complessivi fino a dicembre. Per chi, per esempio, prende una pensione di mille euro, l’aumento da ottobre a dicembre è di 20 euro per un aumento complessivo di 60 euro fino a fine anno, mentre chi prende una pensione di 1.300 euro, avrà un aumento di 26 euro al mese per un totale di 76 euro fino a dicembre, e chi percepisce una pensione di 1.600 euro avrà un aumento di 32 euro al mese fino a dicembre 2022.
Chi prende una pensione di 1.800 euro avrà aumenti mensili di 36 euro per un totale di 108 euro fino a fine anno e così via fino ad arrivare a 53 euro circa di aumento al mese per un totale fino a dicembre di 160 euro circa per chi prende pensioni mensili fino a 2.692 euro. Per le pensioni di importo dai 2.700 euro in poi non ci sarà alcun aumento per la rivalutazione anticipata.
Precisiamo che agli importi appena riportati rivalutati al 2% per pensionati con redditi entro i 35mila euro annui, si aggiungono ulteriori aumenti per tutti i pensionati, però, senza limiti di reddito e solo di qualche euro, per il conguaglio della pensione allo 0,2%, che scatta da novembre ma retroattivo dal primo gennaio 2022.
Il conguaglio della pensione allo 0,2% rappresenta la differenza di ricalcolo tra indice di rivalutazione usato quest’anno 2022 dell’1,7% e nuovo indice definitivo stabilito all’1,9% e trattandosi dell0indice di rivalutazione applicato a tutte le pensioni a inizio anno, anche il conguaglio sarà per tutti.
Il conguaglio delle pensioni dello 0,2% porterà, però, aumenti molto irrisori, solo di qualche euro. Per esempio, per chi prende una pensione mensile di 800 euro il conguaglio sarà di circa 21 euro per un anno, per chi prende una pensione di 1.200 euro sarà di 32 euro circa complessivamente, mentre per chi prende pensioni più alte di 2mila euro, l’aumento per effetto del conguaglio annuo sarà di 52 euro e così via.
Non solo le pensioni da ottobre a dicembre 2022 saranno più alte, seppur di poco, ma anche la tredicesima di pensione: secondo quanto stabilito dalla norma, la rivalutazione anticipata al 2% sulle pensioni interesserà anche il rateo di tredicesima, garantendo importi maggiori per i pensionati.
Per esempio, su una tredicesima di mille euro, il lavoratore avrà 20 euro in più, per una tredicesima di 1.500 euro, l’aumento sarà di 30 euro, che salgono a 34 per pensioni da 1,700 euro al mese, fino a 40 euro in più per chi prende una pensione di 2mila euro, che avrà dunque una tredicesima di 2.0440 euro, più 2.040 euro di mensilità per un totale di quasi 4.100 euro a cui aggiungere il conguaglio dello 0,2% di 48 euro per l’intero anno.
Per chi prende tredicesime dai 2.700 euro in più non ci sarà alcun aumento, esattamente come nessun aumento viene calcolato sulla normale mensilità pensionistica di dicembre per la rivalutazione anticipata al 2%.