Chi ci perde ed è paradossale su pensioni reversibilità, vecchiaia e invaidità con riforma fisco

di Chiara Compagnucci pubblicato il
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Come cambiano pensioni reversibilità, vecchiaia ed invalidità con riforma fisco: ecco chi ci perde con meno tasse risparmiate

Chi ci perde ed è paradossale su pensioni reversibilità, vecchiaia ed invalidità con riforma fisco? La riforma del fisco presentata in prima battuta in Consiglio dei ministri, tra nuova Irpef, revisione delle tasse e delle detrazioni, avrà certamente impatti sugli importi di pensione di reversibilità, vecchiaia e invalidità percepite. Vediamo perché e quanto vi inciderà.

  • Come cambiano pensioni di reversibilità, vecchiaia e invalidità con nuova riforma Fisco
  • Chi ci perde con riforma fisco su pensioni reversibilità, vecchiaia ed invalidità 

Come cambiano pensioni di reversibilità, vecchiaia e invalidità con nuova riforma Fisco

Si preparano a cambiare le pensioni di reversibilità, vecchiaia e invalidità con la nuova riforma Fisco e la nuova revisione delle aliquote Irpef che si preparano a passare dalle quattro attuali a tre. Le attuali aliquote Irpef che sono quattro e sono le seguenti:
  • del 23% per redditi fino a 15.000 euro; 
  • del 25% per redditi tra 15.000 e 28.000 euro; 
  • del 35% per redditi tra 28.000 e 50.000 euro; 
  • del 43% per redditi oltre i 50.000 euro.
La nuova ipotesi, in ordine di arrivo, di revisione Irpef presentata prevede tre nuove aliquote che potrebbero essere:
  • del 23% per redditi da 8.500 euro e fino a 28mila euro;
  • del 35% per redditi da 28.001 euro a 50mila euro;
  • del 43% per redditi oltre i 50mila euro.
Questa nuova ipotesi di modifica Irpef presentata si affianca ad altre due ipotesi di cui si discuteva già e che ancora potrebbero essere in discussione. 

L’altra ipotesi di revisione Irpef al vaglio del governo che inciderà certamente sugli stipendi degli italiani prevede le seguenti nuove aliquote:

  • aliquota al 23% per redditi fino a 28.000 euro; 
  • aliquota al 33% per redditi tra 28mila e 50mila euro;
  • aliquota al 43% per redditi oltre i 50mila euro.
La terza e ultima ipotesi di modifica delle aliquote Irpef potrebbe, infine, prevedere:
  • del 23% per i redditi sotto i 15 mila euro
  • del 27% per i redditi tra 15 mila e 75 mila euro;
  • del 43% per i redditi oltre i 75 mila euro.

Chi ci perde con riforma fisco su pensioni reversibilità, vecchiaia ed invalidità 

Stando a quanto anticipato dalle ipotesi di revisione delle modifiche Irpef, in generale, possiamo dire che, paradossalmente, chi ci perde con la nuova riforma del fisco sono coloro che hanno pensioni di reversibilità, vecchiaia e invalidità più basse. Le nuove aliquote Irpef sembra, infatti, in ogni caso a vantaggio dei redditi più alti, soprattutto nella fascia medio-altra tra i 15 e i 30mila euro circa. 

I vantaggi, in termini di meno tasse da pagare, con contestuali aumenti dei trattamenti mensili di pensione oscillano, infatti, tra i circa 50-60 euro di chi percepisce pensioni più basse fino a 700 euro per chi, invece, percepisce pensioni più alte dai 3.800 euro in su.

Per le pensioni minime, più basse, poi, fino a 600 euro, non è previsto invece alcun pagamento di tasse, rientrando tali categorie di reddito nella cosiddetta no tax area per cui non è previsto il pagamento di alcuna tassa. La no tax area per i pensionati è fissata a 8.500 euro.