Quali sono i pensionati che ci perderanno a luglio sugli importi spettanti nonostante i diversi aumenti approvati quest’anno
Chi ci perde pur con aumenti previsti a Luglio su importi pensioni reversibilità, vecchiaia e invalidità? Quest’anno 2023 le pensioni sono state soggette a diverse misure che nella maggior parte dei casi, se non nella totalità dei casi, hanno contribuito ad aumentarne l’importo per dar maggiore potere di acquisto ai pensionati con una inflazione e un caro prezzi ormai sempre più alto. Eppure, nonostante i diversi aumenti, qualche pensionato ci perderà a luglio. Vediamo di seguito perché.
Si tratta di un nuovo taglio del cuneo fiscale che garantirà da luglio aumenti degli stipendi ma che non interesserà anche le pensioni e si tratta di una prima differenza già importante perché solitamente gli interventi applicati per aumentare pensioni e stipendi negli ultimi mesi sono sempre stati più o meno simili in modo da dare sia a pensionati che a lavoratori dipendenti maggior potere di acquisto, uguale, in un momento economico decisamente particolare e difficile per il nostro Paese.
Nonostante gli aumenti delle pensioni previsti a inizio anno per effetto della nuova rivalutazione pensionistica, ci sono comunque alcune categorie di pensionati che a luglio ci perdono comunque perché mentre alcuni ricevono gli aumenti delle pensioni minime già stabiliti e ancora attesi e con relativi arretrati e altri la quattordicesima mensilità, per altri non sono previsti pagamenti ulteriori, neppure della quattordicesima mensilitò di pensione che, per legge, non spetta a tutti i pensionati.
Partendo dalle pensioni minime, dal primo luglio partiranno pagamenti, e relativi arretrati, degli aumenti stabiliti per chi percepisce pensioni minime. Si tratta di aumenti attesi per le pensioni minime dagli attuali 563,74 a 572,20 euro, mentre per gli over 75, l'assegno aumenterà da 563,74 a circa 600 euro, precisamente 599,82 euro.
A luglio aumentano poi le pensioni di reversibilità, vecchiaia e invalidità per chi ha diritto a ricevere la quattordicesima di pensione e, come previsto dalle norme in vigore, la quattordicesima di quest’estate per i pensionati sarà leggermente più alta per effetto della nuova rivalutazione pensionistica 2023.
Anche la quattordicesima di pensione, infatti, come la pensione mensile, è soggetta a rivalutazione. Per il calcolo della rivalutazione pensionistica al 7,3% nel 2023 bisogna considerare il reddito massimo complessivo dei pensionati che possono avere la quattordicesima e che non deve essere 1,5 volte il trattamento minimo annuo del fondo pensioni lavoratori dipendenti, fino al 2016, e fino a due volte il trattamento minimo annuo del fondo lavoratori dipendenti dal 2017.
La quattordicesima della pensione spetta ai pensionati che hanno compiuto almeno 64 anni di età e titolari dei seguenti trattamenti:
Per pensionati con pensioni di reversibilità, vecchiaia a invalidità che hanno accumulato oltre 25 anni di contributi da lavoro dipendenti, ha diritto a ricevere una somma aggiuntiva di 655,20 euro. Chi non ha diritto, dunque, alla quattordicesima mensilità ci perderà a luglio perché riceverà un po' meno.