Come andare in pensione prima il prossimo anno con novità al vaglio del governo Meloni: cosa prevedono le modifiche al vaglio e prime spiegazioni
Chi e come potrà uscire 5 anni prima dal lavoro ma con penalizzazioni con nuovo sistema al via nel 2024? Il governo si rimette al lavoro sulle pensioni e sono ripresi gli incontri con i sindacati, per la definizione di soluzioni condivise che, però, non potranno andare nella direzione di una vera e propria riforma strutturale delle pensioni 2024 perché mancano le risorse economiche necessarie e perché le priorità individuate dal governo sono al momento altre.
Ma si attendono comunque modifiche alle pensioni attuali soprattutto per quanto riguarda le uscite anticipate con nuovi sistemi al via il prossimo anno.
Tuttavia, gli anni di anticipo dell’uscita risulterebbero come anni contributivi persi, il che significa subire penalizzazioni sulla pensione finale che risulterebbe più bassa.
Il nuovo sistema di uscita anticipata al via nel 2024, se ufficialmente approvato, varrebbe per i lavoratori delle grandi ma anche delle piccole e medie imprese. Mancano, però, al momento ulteriori dettagli su modalità, importo della indennità da riconoscere e durata della misura.
Per il resto delle misure pensionistiche attese, il governo starebbe ripensando alla quota 41 per permettere a tutti i lavoratori di andare in pensione con 41 anni di contributi e senza alcun limite di età anagrafica, calcolando l’assegno pensionistico finale interamente attraverso il sistema contributivo, come accade già per la pensione anticipata con opzione donna, quindi meno vantaggioso per i lavoratori.
Per quanto riguarda l’opzione donna, difficilmente si procederà con il ripristino dei vecchi requisiti, come paventato fino a qualche tempo fa, ma si lavorerà per modifiche che permettano alle donne over 60 di uscire prima dal mondo del lavoro, ricevendo una indennità fino al compimento del 67esimo anno di età, per poi iniziare a percepire la normale pensione una volta maturati i requisiti richiesti.