Chi e come può andare in pensione con opzione donna (vecchia modalità) e quota 100 anche nel 2023-2024

di Marianna Quatraro pubblicato il
Chi e come può andare in pensione con op

Chi può ancora andare in pensione anticipata con quota 100 e opzione donna con vecchi requisiti: ecco come e quando farlo

Chi e come può andare in pensione con opzione donna (vecchia modalità) e quota 100 anche nel 2023-2024? Per andare in pensione anticipata quest’anno si può far domanda di quota 103, per anticipare l’uscita a 61 anni di età e con 52 anni di contributi, ape social, per uscire a 63 anni e almeno 30 anni di contributi, o con nuova opzione donna e sono ancora incerte le notizie sul futuro.

Ci si chiede, infatti, se, tramontata la possibilità di attuazione di una vera e propria riforma delle pensioni anche quest’anno, ci saranno ancora novità per le pensioni e quali saranno, anche se al momento si parla solo di piccoli miglioramenti e proroghe, di quota 103 per esempio, ape social che verrebbe anche ampliata e opzione donna. Nel frattempo, non tutti sanno che per alcuni è ancora possibile andare in pensione prima con quota 100 e vecchia opzione donna. 

  • Chi e come può andare in pensione con vecchia opzione donna anche nel 2023-2024 
  • Chi e come può andare in pensione con quota 100 anche nel 2023-2024 

Chi e come può andare in pensione con vecchia opzione donna anche nel 2023-2024 

Le ultime confermano la possibilità per alcune lavoratrici di andare in pensione ancora nel 2023-2023 con la vecchia opzione donna, valida per tutte le lavoratrici dipendenti (sia private che pubbliche) e autonomi che abbiano raggiunto, rispettivamente, 58 anni e 59 anni di età e maturato 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2021.

La nuova opzione donna permette, invece, di andare in pensione prima solo se lavoratrici e:

  • caregiver, cioè che cura e assiste nelle varie attività quotidiane un familiare non autosufficiente;
  • invalide con percentuale non al di sotto del 74%. Ovviamente deve trattarsi di una riduzione della capacità lavorativa acclarata dalle competenti commissioni per il riconoscimento dell’invalidità civile;
  • licenziate o dipendenti da aziende in crisi.
Inoltre, cambia il requisito anagrafico per andare in pensione prima con opzione donna 2023 che è di 60 anni di età e 35 anni di contributi maturati dalle lavoratrici, dipendenti o autonome, entro il 31 dicembre 2022 ma con uno sconto di un anno per ogni figlio entro un massimo di 2 anni, per cui il requisito anagrafico scende di un anno (59 anni) in presenza di un figlio e di due anni in presenza di due figli (58 anni) mentre le donne licenziate o dipendenti di aziende in situazione di crisi possono uscire con 58 anni di età e 35 anni di contributi a prescindere dalla presenza di figli.

Per andare in pensione con la vecchia opzione donna, cioè a 58 o 59 anni di età a seconda se si è lavoratrice dipendente o autonoma, e con 35 anni di contributi, senza condizioni, bisogna ricorrere alla cosiddetta cristallizzazione del diritto alla pensione che permette ai soggetti interessati di usufruire della forma pensionistica prescelta per anticipare la pensione anche quando la misura si è esaurita. 

Ciò significa che tutte le donne lavoratrici dipendenti, sia pubbliche e private, e le lavoratrici autonome possono andare in pensione prima, rispettivamente, a 58 anni e 59 anni di età avendo maturato 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2021 anche dopo il 2021, quando cioè la misura con i vecchi requisiti si è esaurita.

Se, infatti, sono stati maturati i vecchi requisiti richiesti entro l’anno in cui era in vigore la vecchia opzione donna, cioè fino al 2021, con la cristallizzazione del diritto alla pensione si può  presentare domanda di pensione anticipata con opzione donna anche dopo il termine della misura, vale a dire anche nel 2023, 2024 e anche oltre, quando insomma la lavoratrice lo dovesse ritenere più opportuno e conveniente.

Per effetto, dunque, della cristallizzazione del diritto alla pensione con opzione donna, tutte le lavoratrici che entro il 2021 hanno maturato i vecchi requisiti richiesti per tale forma pensionistica possono usufruirne, semplicemente presentando domanda di pensione con opzione donna all’Inps esattamente come per la pensione con ogni altra forma pensionistica. 

Ricordiamo che in ogni caso, se si decide di andare in pensione prima con opzione donna si accetta sempre il calcolo della pensione finale esclusivamente con sistema contributivo. 

Chi e come può andare in pensione con quota 100 anche nel 2023-2024 

Anche per quota 100 vale lo stesso discorso: per effetto della cristallizzazione del diritto alla pensione, è possibile ancora andare in pensione anticipata con quota 100 nel 2023-2024 per alcune categorie di persone, anche se si tratta di una formula di pensione anticipata ormai esaurita.

La cristallizzazione del diritto ad usufruire della quota 100 permette, infatti, a chiunque abbia maturato i requisiti richiesti per uscire prima con quota 100, e cioè 62 anni di età e 38 anni di contributi, di bloccare il proprio diritto (appunto cristallizzare) per andare in pensione con quota 100 anche dopo il 2021, anno in cui si è conclusa la quota 100.

Per effetto della cristallizzazione, pur essendo terminata la quota 100 il 31 dicembre 2021, chi ha raggiunto i 62 anni di età e maturato 38 anni di contributi entro quell’anno può comunque presentare domanda per andare in pensione con la quota 100 anche nel 2023, nel 2024 o anche oltre.

La cristallizzazione del diritto di andare in pensione con quota 100 è scattata automaticamente per coloro che hanno maturato i requisiti quando ancora la forma pensionistica era in vigore, per cui, se il soggetto lo desiderasse, basta solo presentare domanda di pensione con quota 100 all’Inps esattamente come per l’uscita con ogni altra forma pensionistica. Del resto, tutt’oggi, accedendo al sito Inps e alla prestazione Quota 100, si legge che il servizio permette ancora di presentare la domanda di pensione per lavoratori dipendenti e autonomi con 62 anni di età e un’anzianità contributiva di 38 anni.