Quali sono le categorie di persone e lavoratori che possono avere contributi gratis dall’Inps ai fini pensionistici: cosa prevedono leggi in vigore e chiarimenti
Chi e come può ottenere fino a 5 anni di contributi gratuiti per andare in pensione da INPS? Le leggi 2022-2023 in vigore prevedono specifici requisiti da soddisfare per andare in pensione.
In particolare, la riforma pensionistica in vigore prevede l’obbligo di raggiungere 67 anni di età e almeno 20 anni di contributi per andare in pensione di vecchiaia e di maturare 42 anni e dieci mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e dieci mesi di contributi per le donne e in entrambe i casi indipendentemente dal requisito anagrafico.
In alcuni casi, però, quando si effettua il calcolo dei contributi per presentare la domanda di pensione ci si accorge che potrebbero mancare dei periodi di copertura, il che significa dover continuare a lavorare fino a quando non si maturano tutti gli anni contributivi richiesti dalla legge. O si possono ottenere gratuitamente. Vediamo come.
Stando a quanto previsto dalle norme in vigore, l’Inps può versare contributi gratis fino a 96 settimane a lavoratori dipendenti, sia pubblici che privati, operai, apprendisti disoccupati che inviano apposito specifico certificato medico con contributi figurativi.
Anche persone a cui è stata riconosciuta una determinata percentuale di invalidità possono avere contributi gratuiti dall’Inps 2022-2023 per andare in pensione mediante pagamento dei contributi figurativi, tipologia di contributi utile ai fini previdenziali per coprire periodi (superiori ai sette giorni) in cui si risulta temporaneamente inabili al lavoro.
Generalmente i contributi figurativi vengono riconosciuti per malattia indennizzata malattia professionale, infortunio sul lavoro, maternità, ecc. Quando si ha una invalidità riconosciuta e ci si assenta dal lavoro per periodi di cure, si ha diritto a ricevere l’accredito di contributi figurativi ai fini pensionistici.
Nei casi di invalidità, se il lavoratore sospende la propria attività per invalidità per un determinato periodo di tempo ma poi recupera le capacità lavorative tanto da riprendere il proprio lavoro, pur venendo meno il diritto a percepire la pensione di inabilità, ha comunque diritto ad avere i contributi figurativi dall’Inps per tutto il periodo in cui non ha lavorato e ha percepito la pensione di inabilità.
I contributi figurativi riconosciuti dall’Inps per periodi di invalidità valgono ai fini del raggiungimento del diritto alla pensione e non al calcolo del relativo importo.
Per lavoratori dipendenti invalidi, in particolare per lavoratori sordomuti, invalidi civili cui sia stata riconosciuta un'invalidità superiore al 74%, invalidi di guerra, civili di guerra e invalidi per causa di servizio nel rapporto di pubblico impiego con le Amministrazioni statali o gli Enti locali, sussiste poi la possibilità di chiedere per ogni anno di lavoro effettivamente svolto il riconoscimento di due mesi di contributi figurativi.
Il beneficio è riconosciuto fino al limite massimo di cinque anni di contributi figurativi utili sia ai fini del diritto alla pensione che al calcolo dell’importo di pensione finale.
I contributi figurativi vengono riconosciuti dall’Inps ai fini della pensione anche per malattia e valgono anche per il calcolo dell’importo della pensione finale nei casi di:
I contributi figurati che l’Inps riconosce gratis ai fini pensionistici sono non solo per malattia e invalidità o maternità ma anche per periodi di:
Ci sono casi poi in cui per avere contributi gratis dall’Inps per andare in pensione non è necessario presentare alcuna domanda e sono in particolare i casi di: