Come cambiano ancora stipendi e pensioni a dicembre per effetto delle diverse misure in vigore fino a fine anno: calcoli e chiarimenti
Chi e di quanto avrà aumento stipendi e pensioni a Dicembre con decontribuzione, tredicesima e arretrati? Ancora per il mese di dicembre lavoratori dipendenti e pensionati avranno aumenti di stipendi e pensioni per effetto delle misure decise dall’ex governo Draghi per dar maggiore potere di acquisto a tutti che cesseranno il 31 dicembre 2022 per dar poi spazio ai nuovi provvedimenti decisi dal governo Meloni per continuare ad assicurare aumenti di stipendi e pensioni il prossimo anno. Vediamo di seguito nel dettaglio di quanto e come aumentano stipendi e pensioni a dicembre.
Per esempio, per stipendi di 1.300 euro l’aumento per la decontribuzione al 2% sarà di 26 euro, per stipendi di 1.500 euro l’aumento sarà ancora di 30 euro, per stipendi di 1.800 euro l’aumento sarà di 36 euro, per stipendi di 2mila euro sarà di 40 euro, per stipendi di 2.400 euro sarà di 48 euro per arrivare a circa 54 euro in più per stipendi mensili di 2.692 euro.
Oltre tale soglia non è previsto alcun aumento per gli stipendi di dicembre, perché la decontribuzione al 2% si applica ancora solo a coloro che hanno avuto redditi annui entro i 35mila euro nel 2021. Per tutti gli altri, gli stipendi restano sempre gli stessi.
Altro motivo per cui aumenta lo stipendio a dicembre è il pagamento della tredicesima, che aggiunge una ulteriore mensilità, soggetto anch’essa alla decontribuzione al 2%, per cui quest’anno a dicembre le tredicesime saranno più alte. Anche in tal caso, le tredicesime quest'anno saranno più alte solo per chi ha avuto redditi nel 2021 entro i 35mila euro. Per tutti gli altri, anche il calcolo della tredicesima resterà invariato secondo le regole in vigore senza alcun aumento.
Per chi ha redditi entro i 35mila euro, quest’anno le tredicesime saranno di importo più alto e variabile in base allo stesso singolo reddito percepito. Per esempio, prendendo il caso di lavoratore che ha una tredicesima di mille euro, quest’anno avrà un aumento di 20 euro, per chi, invece, prende una tredicesima di solito di 1.300 euro, l’aumento di quest’anno sarà di 26 euro, mentre per una tredicesima di 1.500 euro, l’aumento sarà di 30 euro e così via fino all’aumento massimo di circa 54 euro sulla tredicesima di chi percepisce stipendi da 2.692 euro.
A contribuire a rendere stipendi e tredicesime più sostanziose ci sono non solo gli arretati che devono essere corrisposti a tutti i lavoratori i cui contratti di lavoro Ccnl sono stati rinnovati prevedendo il pagamento dei dovuti arretrati entro dicembre, a partire dai lavoratori della scuola, ma anche la nuova soglia di detassazione welfare.
Il governo Meloni ha, infatti, ancora aumentato da 600 a 3mila euro la soglia esentasse dei benefit aziendali che imprese e aziende possono concedere ai propri lavoratori. Chiariamo che la detassazione welfare con i diversi bonus riconosciuti ai lavoratori non contribuisce ad aumentare lo stipendio in busta paga, ma comunque ‘aumenta’ stipendi e tredicesime permettendo ai lavoratori di usufruire eventualmente dei bonus concessi dall’azienda per le spese necessarie senza metter mano ai soldi ricevuti.
Al pari degli stipendi, anche le pensioni aumentano a dicembre e aumentano per tutti coloro che percepiscono diversi tipi di pensione, non solo pensione di vecchiaia e anticipata, ma anche pensioni di reversibilità, invalidità minime.
Le pensioni di pensionati con redditi annui riferiti al 2021 entro i 35mila euro ancora a dicembre avranno aumenti per effetto della rivalutazione anticipata al 2%, a cui aggiungere la tredicesima di pensione (anch’essa rivalutata al 2%) e arretrati dovuti a chi è già in pensione ma prestava servizio con uno dei Ccnl recente rinnovati e che ha diritto a ricevere comunque i dovuti aumenti relativamente al periodo in cui ancora era a lavoro, portando così le pensioni di dicembre ad aumentare anche più del doppio.
A tali aumenti si devono aggiungere ancora, per chi non li ha già ricevuti o ricevuti per intero, gli aumenti per i conguagli allo 0,2% per le pensioni retroattivi da gennaio 2022 e che, complessivamente, per l’intero anno valgono qualche decina di euro, variabile anch’esso come importo rispetto alla cifra percepita normalmente di pensione su cui applicare lo 0,2% di ricalcolo.
Per esempio, una pensione di 1.400 euro, con rivalutazione anticipata al 2% a dicembre sarà di 1.428, da moltiplicare per due per la tredicesima, arrivando così a 2.856 euro, a cui aggiungere eventuali arretrati per rinnovi Ccnl spettanti, che potrebbero essere tra mille e 2mila euro diciamo in base al tipo di Ccnl che si aveva in servizio e tempo tra mancato rinnovo e pensionamento, arrivando così a 3.856 euro che con i conguagli annuali salgono a 3.890 euro di pensione totale per di