Cambiano, riducendosi, le pensioni tra 600-2000 euro con calcolo contributivo: come e quanto si potrebbe perdere con novità riforma pensioni 2023
Come cambia importo pensione tra 600-2000 euro con calcolo contributivo in riforma pensioni 2023? Le riforma pensioni 2023 torna ad essere prepotentemente in discussione pur senza nessun nuovo incontro ufficiale in merito. Non c’è stata, infatti, alcuna organizzazione di un nuovo tavolo tra governo e sindacati, nessuna particolare esposizione dal governo, eppure continuano ad arrivare proposte e revisioni per le pensioni 2023.
Tra le diverse proposte di riforma pensioni 2023 con uscite anticipate e aumenti degli importi degli assegni pensionistici, c’è soprattutto quella che prevede, sì, la possibilità di uscita anticipata, con modalità e requisiti ancora da definire, ma a condizione sempre e comunque di un calcolo contributivo della pensione finale, cosa che, come ormai ben chiaro, contribuisce a ridurre gli importi delle pensioni. Vediamo come e di quanto.
Si tratta di un sistema decisamente meno vantaggioso, in generale, del retributivo che potrebbe già essere esteso a tutti se fossero approvate novità pensioni di uscita anticipata e con ricalcolo della pensione solo contributivo.
Le proposte di riforma pensioni 2023 per andare in pensione anticipata abbassano l’età pensionabile fino a 64 anni, 62 anni di età la proposta dei sindacati, rispetto all’attuale soglia dei 67 anni di età e almeno 20 anni di contributi per andare in pensione di vecchiaia.
L’uscita anticipata sarebbe comunque accompagnata dal calcolo contributivo della pensione finale che in ogni caso si tradurrebbe in penalizzazioni dell’assegno.
Secondo alcune proposte, il calcolo contributivo puro peserebbe sull’assegno di chi anticipa l’uscita per circa il 3% l’anno, per cui andando in pensione prima a 64 anni con ricalcolo contributivo si perderebbe il 9% della pensione rispetto all’uscita a 67 anni con calcolo misto.
Secondo altre stime, il calcolo contributivo peserebbe sugli importi di pensione tra il 10 e il 18% all’anno, in maniera progressiva in base agli anni prima in cui si decide di andare in pensione anticipata. Ciò significa che con il calcolo contributivo, su una pensione da 600 euro, con un taglio del 10%, si prederebbero 60 euro all'anno.
Considerando un taglio del 12% su una pensione, per esempio, di 1.200 euro, si perderebbero 144 euro annui e così via fino ad arrivare ad un taglio del 18%, il massimo, su pensioni da 2mila euro per una perdita di 240 euro.