Quali sono aumenti e riduzioni attesi per il mese di luglio per pensioni di reversibilità, vecchiaia e invalidità: chiarimenti e spiegazioni
Come cambia pensione di 500-3mila euro di reversibilità, vecchiaia e invalidità a Luglio? All’indomani del ricalcolo delle pensioni a inizio anno per la rivalutazione pensionistica 2023 su indice al 7,3% in base alle diverse nuove sei percentuali rivalutative decise dal governo Meloni, per il prossimo mese di luglio si preannunciano nuovi cambiamenti che potrebbero portare ulteriori aumenti delle pensioni. Vediamo di seguito quali sono.
La quattordicesima di pensione spetta, infatti, solo ai pensionati con almeno 64 anni di età e già titolari dei seguenti trattamenti:
Per il calcolo della rivalutazione pensionistica 2023 sulla quattordicesima si prende come riferimento il reddito massimo complessivo dei pensionati che possono avere la quattordicesima e che non deve essere 1,5 volte il trattamento minimo annuo del fondo pensioni lavoratori dipendenti, fino al 2016, e fino a due volte il trattamento minimo annuo del fondo lavoratori dipendenti dal 2017.
L’importo della quattordicesima mensilità dipende dagli anni di contributi accumulati e del reddito complessivo del pensionato, oscillando da un minimo di 336 euro e fino a un massimo di 655 euro ed è su tali importi che si applica la rivalutazione 2023 che contribuisce a modificare leggermente la quattordicesima per le pensioni a luglio.
Altro motivo per cui cambiano le pensioni di reversibilità, vecchiaia e invalidità a luglio, ma solo per chi percepisce pensioni minime di 500 euro, è l’aumento delle pensioni minime. L’Inps ha, infatti, annunciato che a partire dal primo luglio saranno pagati gli aumenti stabiliti per chi percepisce pensioni minime.
In tal caso, gli importi passano dagli attuali 563,74 a 572,20 euro per le pensioni minime e per gli over 75 l'assegno aumenta da 563,74 a circa 600 euro, precisamente 599,82 euro e a tali aumenti si aggiungono anche i relativi arretrati dovuti.
Le pensioni tra 500-3mila euro di reversibilità, vecchiaia e invalidità a luglio cambiano anche per effetto del calcolo di tasse e trattenute che, come ogni mese ormai, vengono applicate sugli importi di pensione lorda riducendo le pensioni nette di qualche centinaia di euro.
Le pensioni di luglio sono, infatti, soggette a pagamento Irpef e al pagamento dell’addizionale comunale a titolo di acconto e Irpef e addizionali locali ma anche al pagamento di addizionali regionali e comunali relative all’anno di imposta 2022, trattenute in 11 rate nell’anno successivo a quello cui si riferiscono.
L’Inps ha, infatti, effettuato le operazioni di verifica tra l’importo delle ritenute operate e l’imposta effettivamente dovuta sull’importo totale delle somme corrisposte nel 2022, considerando eventuali detrazioni: se dai controlli sono emersi conguagli a credito, sono previsti rimborsi direttamente sul rateo di pensione, per conguagli a debito, invece, l’Inps procede al recupero delle somme.
Per i per pensionati con reddito di pensione annuo di importo inferiore a 18.000 euro e debito Irpef di importo superiore a 100 euro, l’Inps procede, infatti, a recuperare il debito d’imposta con rate di pari importo sulla pensione mensile e il recupero può avvenire in 11 rate.