Come cambiano le pensioni tra 500-3600 con nuove tasse, acconti e aumenti nel 2023

di Marianna Quatraro pubblicato il
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Come fare ricalcolo delle pensioni tra 500-3.600 euro il prossimo anno con diversi elementi e con diverse novità da considerare

Come cambiano le pensioni tra 500-3600 con tasse nuove, acconti e aumenti nel 2023? Le pensioni si preparano a cambiare il prossimo anno dopo le misure eccezionali approvate dall’ex Governo Draghi fino alla fine di dicembre per aumentare il potere di acquisto dei pensionati contro un aumento improvviso dell’inflazione. Vediamo quali elementi e come contribuiranno a cambiare ancora le pensioni l’anno prossimo.

  • Come cambiano pensioni tra 500-3600 con aumenti nel 2023
  • Aumento pensioni 2023 tra 500-3600 con acconti
  • Nuove tasse 2023 da considerare per aumento pensioni tra 500-3600 

Come cambiano pensioni tra 500-3600 con aumenti nel 2023

Le pensioni tra 500-3.600 cambiano nel 2023 innanzitutto per effetto dei nuovi aumenti decisi. Dal primo gennaio 2023, infatti, scatterà la perequazione automatica delle pensioni su indice al 7,3% per tutte le pensioni.

Ma in realtà non tutte le pensioni saranno interamente ricalcolate su tale indice. Esistono, infatti, diverse percentuali di aumento delle pensioni in base ai redditi percepiti e che chiaramente privilegiano sempre chi percepisce redditi più bassi e sottolineiamo che si tratta di percentuali che il governo Meloni ha rivisto per il prossimo anno rispetto a quelle attualmente in vigore.

Le percentuali per la perequazione delle pensioni in vigore ma che si preparano a cambiare sono, in particolare, del:

  • 100% per le pensioni fino a tre volte il minimo fino a 2062 euro lordi;
  • 90% per le pensioni tra tre e cinque volte il minimo fino a 2577,90 euro;
  • 75% per gli assegni oltre cinque volte il minimo importi lordi oltre 2.577,90 euro. 

Per il prossimo per il ricalcolo delle pensioni saranno, invece, considerate le seguenti percentuali:

  • al 120% per le pensioni minime;
  • al 100% per le pensioni fino a 2mila euro;
  • all’80% per le pensioni tra 2mila euro e 2.625 euro;
  • al 55% per le pensioni tra 2.626 e 3.150 euro;
  • al 50% per le pensioni tra 3.151 e 4.200 euro;
  • al 40% per le pensioni tra 4.201 e 5.250 euro;
  • al 35% per le pensioni oltre quest'ultima soglia.

Dunque, riceveranno certamente aumenti più consistenti le pensioni minime che saranno ricalcolate non al 100% ma al 120% quindi saranno rivalutate più che pienamente e, in generale, più basso è l’importo di pensione che si percepisce, più alto sarà l’aumento che si avrà il prossimo anno. 

Prendendo il caso di una pensione minima si passa dai 524 euro attuali ai quasi 600 euro, per 13 mensilità, bene anche per chi prende pensioni fino a circa 2mila euro, visto che avrà un ricolo della pensione del 100%, mentre si riducono gli aumenti rispetto a quanto attualmente previsto per pensioni dai circa 2.700 in poi e fino a 3.600 euro in poi perché si abbasseranno le percentuali di ricalcolo.  

Aumento pensioni 2023 tra 500-3600 con acconti

Stando a quanto riportano le ultime notizie, anche chi prende pensioni più basse che dovrebbe quindi avere maggiori aumenti il prossimo anno non li avrà pienamente. Non per tutti la nuova perequazione delle pensioni nel 2023 sarà effettivamente positiva considerando che nel ricalcolo della pensione con indice al 7,3% devono essere considerati anche gli acconti ricevuti fino a dicembre 2022.

Si tratta dell’aumento di pensione già ricevuto da ottobre a dicembre per effetto della perequazione anticipata al 2%, per cui dal primo gennaio 2023 l’aumento della pensione al 7,3% sarà calcolato sull’importo di pensione percepito da ogni pensionato e aumentato già al 2%. 

Chi ha, infatti, pensioni entro i 2.692 euro al mese ha già ricevuto un acconto di aumento della pensione del 2% da ottobre a dicembre, per cui a gennaio 2023 avrà probabilmente un aumento solo del 5,3%. Potranno ricalcolare la pensione al 7,3% i pensionati con importi mensili dai 2.692 euro in poi ma, come spiegato, comunque non si tratterà di un aumento non pieno ma differente in base a reddito e relativa percentuale applicata.

Nuove tasse 2023 da considerare per aumento pensioni tra 500-3600 

Ad incidere sugli aumenti delle pensioni tra 500-3.600 euro nel 2023 ci saranno anche le nuove tasse, da quelle locali e Irpef. Ancora il prossimo anno Comuni e regioni in difficoltà potranno aumentare le tasse locali per risanare i deficit, con possibilità di aumenti differenti che faranno chiaramente sentire i loro effetti sulle pensioni mensili che si percepiscono.

Per fare esempio, la Lombardia ha già modificate le aliquote Irpef locale ma solo per i redditi sopra i 75 mila euro, per cui gli scaglioni di reddito e le relative aliquote delle tasse regionale sono ora le seguenti:

  • per i redditi fino a 15 mila euro, l’aliquota è dell’1,23%;
  • per i redditi tra 15 mila e 28 mila euro, l’aliquota è dell’1,58%;
  • per i redditi tra i 28 mila e i 50 mila euro, l’aliquota è dell’1,72%;
  • per i redditi oltre i 50 mila euro, l’aliquota è dell’1,73%

A queste possibili novità per l’Irpef locali si potrebbe aggiungere una nuova revisione delle aliquote Irpef sui redditi per il pagamento delle tasse. Già quest’anno, con la riforma delle tasse del governo Draghi le aliquote Irpef sui redditi sono passate da cinque a quattro e sono ora:

  • del 23% per redditi fino a 15.000 euro; 
  • del 25% per redditi tra 15.000 e 28.000 euro; 
  • del 35% per redditi tra 28.000 e 50.000 euro; 
  • del 43% per redditi oltre i 50.000 euro.

Il prossimo anno, stando a quanto riportano le ultime notizie, potrebbero cambiare ancora le asliquote Irpef e diventare tre anche se al momento non si ha certezza né se effettivamente cambieranno né quali potrebbero essere le tre nuove aliquote Irpef sulle quali calcolare le tasse da pagare e in base a quali scaglioni di reddito definirle. Le ipotesi parlano di aliquote al 23%, 27% e al 43%. In ogni caso si dovrà aspettare la prossima riforma fiscale 2023 per capire se tale cambiamento avverrà effettivamente o meno.