Come cambiano pensioni reversibilità, vecchiaia e invalidità con le modifiche alle tasse in discussione per la nuova riforma del Fisco di marzo
Come incidono su pensioni reversibilità, vecchiaia e invalidità modifiche tasse e detrazioni riforma fisco Marzo? Le tasse che il governo Meloni vuole modificare con la riforma del fisco che si prepara a presentare tra una settimana circa insieme a riordino delle detrazioni ed eventuali bonus potrebbero incideranno e cambieranno gli importi delle pensioni sia di reversibilità, sia di vecchiaia e sia di invalidità. Vediamo di seguito come e di quanto.
A seconda di quelle che saranno le modifiche Irpef decise dal governo, cambieranno le tasse da pagare rispetto a quanto attualmente previsto e, di conseguenza, gli importi delle pensioni di reversibilità, vecchiaia per ognuno. Il governo Meloni punta, infatti, a ridurre le attuali quattro aliquote di tassazione Irpef a tre.
Le attuali quattro aliquote Irpef in vigore in base agli scaglioni di reddito sono le seguenti:
Non ci sarebbe alcuna novità invece per pensionati con redditi fino a 15mila euro, cioè per coloro che percepiscono pensioni più basse, rimanendo l'aliquota rpef al 23% come già attualmente previsto, e per l’ultima fascia, cioè per redditi superiori ai 50mila euro, perché resterebbero confermate le attuali aliquote Irpef, rispettivamente, del 23% e del 43%.
La seconda ipotesi di revisione delle aliquote Irpef al vaglio del governo che potrebbe prevede cambiamenti per le pensioni prevede:
Infine, la terza ipotesi di revisione dell’Irpef potrebbe prevedere le seguenti tre nuove aliquote Irpef:
Sugli importi di pensioni di reversibilità, vecchiaia e invalidità inciderà certamente anche una eventuale modifica dell’Iva che, stando a quanto annunciato, dovrebbe essere del tutto azzerata su beni di prima necessità.
Ad incidere sugli importi delle pensioni di reversibilità, vecchiaia e invalidità ci sono anche le modifiche alle detrazioni annunciate dal governo con la prossima riforma del fisco. L’obiettivo è rimodularle, ad eccezione di spese sanitarie e mediche e per gli interessi passivi sui mutui, e probabilmente tale rimodulazione dovrebbe agire in maniera negativa per chi ha pensioni più alte se si lavorerà secondo quanto annunciato dal governo, vale a dire sostenere i pensionati che hanno soprattutto redditi medi.
La revisione delle detrazioni potrebbe incidere soprattutto sulle pensioni di invalidità e si tratterebbe di ulteriori novità che si aggiungerebbero a quanto già approvato con il nuovo Ddl Anziani e a quanto potrebbe ancora arrivare con il nuovo decreto invalidità del Pnrr con ulteriori modifiche anche per la Legge 104 anche se, con la revisione delle detrazioni al via, qualcosa potrebbe esser modulata diversamente in questi ultimi provvedimenti relativamente a detrazioni ed agevolazioni previste per anziani e invalidi.