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Come cambiano pensioni reversibilità, vecchiaia, invalidità per calcolo di tasse, conguagli e arretrati: quando saranno pagate
Come incidono e modificano pensioni reversibilità, vecchiaia, invalidità a Giugno tasse, conguagli, arretrati INPS? Le pensioni del mese di giugno saranno pagate sia con accrediti direttamente su conti correnti, sia presso gli Istituti di Credito e sia nelle filiali ed ATM di Poste Italiane giovedì primo giugno.
Il calendario completo dei giorni in cui è possibile ritirare la pensione in contanti presso gli uffici postali parte da giovedì primo giugno per i cognomi dalla A alla B, prosegue sabato 3 giugno (solo la mattina) per i cognomi dalla C alla D, lunedì 5 giugno per i cognomi dalla E alla K, martedì 6 giugno per i cognomi dalla L alla O, mercoledì 7 giugno per i cognomi dalla P alla R per terminare giovedì 8 giugno per i cognomi dalla S alla Z.
Cambiano anche le pensioni di reversibilità e vecchiaia ma non di invalidità per le trattenute Irpef, dovute al pagamento di addizionali regionali e comunali relative all’anno di imposta 2022, che avvengono in 11 rate nell’anno successivo a quello cui si riferiscono.
L’Inps ha, infatti, spiegato di aver effettuato le operazioni di verifica tra l’importo delle ritenute operate e l’imposta effettivamente dovuta sull’importo complessivo delle somme versate nel 2022 e considerando eventuali detrazioni spettanti.
Se dal risultato di tali operazioni sono emersi conguagli a credito, allora i pensionati ricevono rimborsi direttamente sul rateo di pensione, mentre nel caso di conguagli a debito, l’Inps procede per i per pensionati con reddito di pensione annuo di importo inferiore a 18.000 euro e debito Irpef di importo superiore a 100 euro, si procede a recuperare il debito d’imposta rateizzandolo mensilmente sulle prestazioni pensionistiche in pagamento con rate di pari importo. Il recupero può essere effettuato al massimo in 11 rate.
Per pensionati con reddito di pensione annuo di importo superiore a 18.000 euro o con reddito di pensione annuo di importo inferiore a 18.000 euro e un debito Irpef inferiore a 100 euro, le trattenute sono state applicate già lo scorso mese di marzo.
Non solo tasse e conguagli: stando a quanto comunicato l’Inps, sono infatti in arrivo per i pensioni di reversibilità, vecchiaia e invalidità anche arretrati nelle pensioni di giugno 2023. Gli arretrati Inps sono dovuti alla rivalutazione della pensione calcolata sulla base dell’inflazione dell’anno scorso 2022.
In realtà, le operazioni di calcolo erano già in corso, ma non sono state completate in tempo per tutti i pensionati italiani, per cui chi non ha ricevuto l’adeguata rivalutazione, riceverà gli arretrati dovuti nella pensione di giugno.
Nel frattempo, lo stesso Inps ha comunicato che gli aumenti delle pensioni minime saranno pagati il prossimo mese di luglio con calcolo dei relativi arretrati da gennaio a maggio. Gli aumenti attesi sono per le pensioni minime dagli attuali 563,74 a 572,20 euro, mentre per gli over 75, l'assegno aumenterà da 563,74 a circa 600 euro, precisamente 599,82 euro.
L’aumento, concesso da gennaio di quest’anno fino a dicembre del 2024 (compreso il tredicesimo mese), sarà dell’1,5% per le pensioni pari o inferiori al trattamento minimo INPS per quest’anno, e del 2,7% in più nel 2024. Per i pensionati di 75 anni o più, l’aumento per il 2023 sarà del 6,4%.