Come cambiano pensioni tra 500-4mila euro in base ai 3 diversi schemi Irpef riforma fisco di Marzo

di Marianna Quatraro pubblicato il
Come cambiano pensioni tra 500-4mila eur

Come e di quanto cambiano gli importi delle pensioni con nuova Irpef in riforma fisco: calcoli, esempi e spiegazioni

Come cambiano pensioni tra 500-4mila euro in base ai diversi schermi irpef riforma fisco di Marzo? Le pensioni tra 500-4mila euro cambiano con la nuova riforma del fisco di marzo per effetto della revisione delle aliquote Irpef che modificano le tasse da pagare e quindi gli importi netti delle pensioni, di tutte le tipologie di tipologie di pensioni.

Saranno, tuttavia, cambiamenti differenti a seconda delle nuove aliquote che saranno stabilite dal governo Meloni. Vediamo come potrebbero cambiare e impatto che potrebbero avere sulle pensioni.

  • Come cambiano pensioni tra 500-4mila euro con diversi schermi irpef riforma fisco
  • Come cambiano pensioni minime di 500-600 euro con riforma fisco


Come cambiano pensioni tra 500-4mila euro con diversi schermi irpef riforma fisco

La revisione delle aliquote Irpef cu sui sta lavorando il governo Meloni prevede la riduzione delle attuali quattro aliquote Irpef di tassazione sui redditi a tre. Le aliquote Irpef oggi in vigore sono le seguenti:
  • del 23% per redditi fino a 15.000 euro; 
  • del 25% per redditi tra 15.000 e 28.000 euro; 
  • del 35% per redditi tra 28.000 e 50.000 euro; 
  • del 43% per redditi oltre i 50.000 euro.
La prima modifica Irpef al vaglio del governo Meloni che avrebbe impatto sulle pensioni tra 500-4mila euro potrebbe prevedere le seguenti aliquote:
  • aliquota del 23% per chi ha redditi fino a 15mila euro;
  • aliquota del 27% per chi ha redditi tra 15mila-50mila euro;
  • aliquota del 43% per chi ha redditi superiori ai 50mila euro.
Con queste nuove aliquote Irpef, chi ha redditi annui tra 28mila euro e 50mila euro annui, cioè chi prende pensioni tra 2.150 euro circa e 3.700 euro al mese circa, avrebbe aumenti, con l’aliquota Irpef che si ridurrebbe dal 35% al 27%. Per esempio, per redditi annui sui 35mila euro, ci sarebbe aumento di pensione di 300 euro circa.

Sarebbero, invece, penalizzati coloro che percepiscono redditi annui sui circa 25mila euro, cioè pensioni di circa 1.900 euro circa che pagherebbero tasse in più fino a 300 euro, mentre non ci sarebbe alcuna modifica per la prima fascia di redditi fino a 15mila euro e per l’ultima fascia, cioè per redditi superiori ai 50mila euro, perché resterebbero confermate le attuali aliquote Irpef, rispettivamente, del 23% e del 43%.

Il secondo schema di revisione delle aliquote Irpef al vaglio del governo che porterebbe cambiamenti per pensioni tra 500-4mila euro prevede:

  • aliquota al 23% per redditi fino a 28.000 euro; 
  • aliquota al 33% per redditi tra 28mila e 50mila euro;
  • aliquota al 43% per redditi oltre i 50mila euro.
In questo caso, per tutte le fasce di reddito le nuove aliquote dell’Irpef sarebbero convenienti, considerando che chi ha redditi da 25 mila euro all’anno, cioè pensioni sui 1.900 euro pagherebbe circa 200 euro di tasse in meno, per arrivare fino a circa 700 euro in più in busta paga per i redditi più alti e sarebbero convenienti soprattutto per chi percepisce pensioni fino a circa 2.150 euro al mese.

Infine, il terzo e ultimo schema di modifica delle aliquote Irpef potrebbe, infine, prevedere:

  • del 23% per i redditi sotto i 15 mila euro
  • del 27% per i redditi tra 15 mila e 75 mila euro;
  • del 43% per i redditi oltre i 75 mila euro.
Anche in questo caso, per la prima fascia di reddito fino a 15mila euro, cioè chi ha pensioni mensili fino a 1.1150 euro circa, l’aliquota resterebbe al 23%, mentre si ridurrebbero le tasse con conseguenti aumenti per pensioni di chi ha redditi più alti tra 50mila e 75mila euro, con aumenti maggiori per chi prende pensioni tra 3.850 euro e oltre 5mila euro al mese.

Ci perderebbero, invece, i redditi tra i 15mila e 28mila euro, per cui l’aliquota di tassazione salirebbe dall’attuale 25% al 27%, implicando dunque maggiori tasse da pagare per esempio per redditi di 20-25mila euro annui, quindi per pensioni tra 1.500-1.900 euro circa.

Come cambiano pensioni minime di 500-600 euro con riforma fisco

Discorso diverso vale per le pensioni minime tra 500-600 euro. Per quanto riguarda le pensioni minime, considerando che il trattamento minimo Inps per il 2022 era di 525,38 euro, con la rivalutazione è aumentato fino ad arrivare a 564,78 euro e a 600 euro solo per gli over 75 e solo per il 2023. 

Dal primo gennaio 2023, i pensionati che nel 2022 prendevano la pensione minima di 525,38 euro hanno visto il trattamento salire a 564,78 euro ma devono ancora avere l’ulteriore rivalutazione che porta la pensione minima 2023 a 572 euro e a 600 euro per gli over 75.

Nel caso delle pensioni minime tra 500-600 la revisione delle aliquote Irpef, qualsiasi sia lo schema approvato, non avrà alcun impatto sugli importi percepiti perché si tratta di pensioni che rientrano nella cosiddetta no tax area, vale a dire nella soglia di reddito così bassa per cui non  è previsto il pagamento di alcuna tassa.