Come e di quanto cambiano gli importi delle pensioni con nuova Irpef in riforma fisco: calcoli, esempi e spiegazioni
Come cambiano pensioni tra 500-4mila euro in base ai diversi schermi irpef riforma fisco di Marzo? Le pensioni tra 500-4mila euro cambiano con la nuova riforma del fisco di marzo per effetto della revisione delle aliquote Irpef che modificano le tasse da pagare e quindi gli importi netti delle pensioni, di tutte le tipologie di tipologie di pensioni.
Saranno, tuttavia, cambiamenti differenti a seconda delle nuove aliquote che saranno stabilite dal governo Meloni. Vediamo come potrebbero cambiare e impatto che potrebbero avere sulle pensioni.
Sarebbero, invece, penalizzati coloro che percepiscono redditi annui sui circa 25mila euro, cioè pensioni di circa 1.900 euro circa che pagherebbero tasse in più fino a 300 euro, mentre non ci sarebbe alcuna modifica per la prima fascia di redditi fino a 15mila euro e per l’ultima fascia, cioè per redditi superiori ai 50mila euro, perché resterebbero confermate le attuali aliquote Irpef, rispettivamente, del 23% e del 43%.
Il secondo schema di revisione delle aliquote Irpef al vaglio del governo che porterebbe cambiamenti per pensioni tra 500-4mila euro prevede:
Infine, il terzo e ultimo schema di modifica delle aliquote Irpef potrebbe, infine, prevedere:
Ci perderebbero, invece, i redditi tra i 15mila e 28mila euro, per cui l’aliquota di tassazione salirebbe dall’attuale 25% al 27%, implicando dunque maggiori tasse da pagare per esempio per redditi di 20-25mila euro annui, quindi per pensioni tra 1.500-1.900 euro circa.
Discorso diverso vale per le pensioni minime tra 500-600 euro. Per quanto riguarda le pensioni minime, considerando che il trattamento minimo Inps per il 2022 era di 525,38 euro, con la rivalutazione è aumentato fino ad arrivare a 564,78 euro e a 600 euro solo per gli over 75 e solo per il 2023.
Dal primo gennaio 2023, i pensionati che nel 2022 prendevano la pensione minima di 525,38 euro hanno visto il trattamento salire a 564,78 euro ma devono ancora avere l’ulteriore rivalutazione che porta la pensione minima 2023 a 572 euro e a 600 euro per gli over 75.
Nel caso delle pensioni minime tra 500-600 la revisione delle aliquote Irpef, qualsiasi sia lo schema approvato, non avrà alcun impatto sugli importi percepiti perché si tratta di pensioni che rientrano nella cosiddetta no tax area, vale a dire nella soglia di reddito così bassa per cui non è previsto il pagamento di alcuna tassa.