Cosa è stato detto oggi incontro Governo-Sindacati su pensioni reversibilità, vecchiaia, invalidità 30 Maggio

di Marianna Quatraro pubblicato il
Cosa è stato detto oggi incontro Governo

Cosa è stato detto, le novità e ultime notizie sulle pension nell'incontro di oggi martedì 30 Maggio che si è da poco concluso

AGGIORNAMENTO OGGI MARTEDI' 30 MAGGIO 2023 SU INCONTRO GOVERNO-SINDACATI SU PENSIONI, ECCO PRIMI RESOCONTI E COSA E' STATO DETTO:

Si è concluso l’incontro in programma oggi 30 maggio tra governo e sindacati, un incontro meramente interlocutorio: l’incontro è stato convocato dal Governo per lavorare, infatti, sulle riforme istituzionali, delega fiscale, inflazione, pensioni, sicurezza sul lavoro e produttività. Le prime dichiarazioni sono arrivate dalla premier Giorgia Meloni che vede, in generale, nel confronto con le parti sociali un importante punto di partenza per il cambiamento.
 
Il governo ha illustrato le proprie proposte su riforme e fisco ai sindacati e il governo si è detto pronto ad ascoltare le proposte delle parti sociali, anche su temi non sul tavolo.
 
Sulle pensioni, la Meloni ha dichiarato che si lavorerà sul rafforzamento del sistema previdenziale, con particolare riguardo alle pensioni future perché è necessario garantire la tenuta del sistema ed evitare il manifestarsi di una bomba sociale nei prossimi decenni.
 
La denatalità è, infatti, un’altra importante questione economica, che se non affrontata per tempo renderà molto meno efficaci tutti gli altri provvedimenti, per cui, secondo la Meloni, è inutile pensare a come ottimizzare il sistema previdenziale, se ci sono sempre meno persone in età lavorativa.

Quali sono le nuove anticipazioni su cosa si parlerà su pensioni reversibilità, vecchiaia, invalidità nell'incontro Governo-Sindacati domani martedì 30 maggio? All’indomani della approvazione del nuovo Decreto Lavoro ufficiale che non ha previsto alcuna novità particolare per le pensioni, come era stato annunciato, ma solo una ulteriore proroga fino al 2025 del contratto di espansione che permette di andare in pensione prima fino a 5 anni ma solo a specifiche categorie di persone, si va verso una ripresa dei confronti tra governo e sindacati per la definizione di effettive novità pensioni che, si auspica, possano essere inserite nella nuova Manovra Finanziaria 2024.

  • Nuovo appuntamento 30 maggio tra governo e sindacati per novità pensioni reversibilità, vecchiaia, invalidità
  • Novità pensioni reversibilità, vecchiaia, invalidità più probabili
Nuovo appuntamento 30 maggio tra governo e sindacati per novità pensioni reversibilità, vecchiaia, invalidità

E’ in programma il prossimo 30 maggio un nuovo incontro tra governo e sindacati per discutere di novità pensioni. Stando a quanto riportano le ultime notizie, non ci sono al momento particolari anticipazioni sui temi sulle pensioni che saranno affrontati nel nuovo incontro.

Certamente, però, sappiamo che si punterà su possibilità di uscite anticipate nonché su aumenti degli importi delle pensioni, con particolare attenzione forse alle pensioni di invalidità.

Del resto, i sindacati torneranno certamente a puntare sul rilancio dell’abbassamento dell’età pensionabile per tutti almeno a 64 anni nonché su misure specifiche per donne e giovani. Forse si parlerà anche della necessità di un nuovo rilancio della previdenza complementare.

Molto probabilmente, però, il nuovo incontro convocato dal governo con i sindacati potrebbe rivelarsi deludente e rappresentare solo un’occasione per fare il punto e impostare il lavoro sulle riforme istituzionali di pensioni, ma anche fisco e lavoro, più che per dare risposte concrete sulle pensioni ai sindacati.

Novità pensioni reversibilità, vecchiaia, invalidità più probabili

Le nuove discussioni tra governo e sindacati si preannunciano dunque decisamente poco concludenti sul fronte pensionistico di novità concrete e soprattutto strutturali, per cui probabilmente bisognerà ancora attende il prossimo anno considerando che, come ben noto, non sono al momento disponibili le risorse economiche che sarebbero effettivamente necessarie per una riforma pensioni 2024 strutturale.

Le novità pensioni più probabili che potrebbero arrivare ora sono solo forse una ulteriore proroga di quota 103 per anticipare comunque il momento dell’uscita dal lavoro, o un ripristino (come era stato annunciato per il Decreto Lavoro) dei vecchi requisiti di opzione donna per la pensione anticipata delle lavoratrici insieme magari al possibile riconoscimento di sconti contributivi per le donne con figli, per ogni figlio avuto, ai fini pensionistici.

Sul ripristino dei vecchi requisiti di opzione donna, del resto, le discussioni in Parlamento proseguono tutt’ora, con la spinta a voler permettere nuovamente alle lavoratrici dipendenti e autonome di andare in pensione prima, rispettivamente, a 58 e 59 anni di età, con 35 anni di contributi, considerando le finestre di 12 e 18 mesi per l’uscita definitiva indipendentemente dalla presenza o meno, e quanti, figli o dalla categoria di appartenenza.

E’ stata nel frattempo approvata alla Camera la mozione di maggioranza su Opzione donna con iniziative per contrastare il divario pensionistico di genere e sono state ancora bocciate le mozioni dell'opposizione che puntavano al totale ripristino dei vecchi requisiti di opzione donna. Ci si chiede ora come proseguiranno le discussioni e se e quando potranno effettivamente esserci novità per le pensioni con opzione donna.