Quali sono prestazioni che spettano a chi non può avere la pensione di reversibilità: cosa prevedono leggi in vigore e chiarimenti
Cosa spetta a chi non ha diritto alla pensione di reversibilità secondo leggi aggiornate 2023? La pensione di reversibilità è una prestazione riconosciuta ai familiari superstiti di un defunto assicurato il cui importo dipende dall’importo di pensione normale che percepiva il defunto e che spetta in percentuali poi differenti ai familiari superstiti in base al grado di parentela tra defunto e familiare.
Non tutti coloro che perdono un padre, o coniuge, o altro parente hanno, però, diritto ad avere la pensione di reversibilità che, per legge, si percepisce solo al sussistere di specifiche condizioni. In caso contrario, ci sono altri trattamenti spettanti. Vediamo quali sono.
La pensione indiretta è un trattamento ai superstiti riconosciuto in caso di decesso di un familiare ma non ancora in pensione. Non si tratta, dunque, di una prestazione da erogare ai superstiti di un già pensionato deceduto, come avviene per pensione di reversibilità, ma dell'assicurato che al momento del decesso non ha raggiunto i requisiti pensionistici.
Dunque, la pensione indiretta è come se fosse la pensione di reversibilità che viene però riconosciuta a coniuge o altri familiari superstiti non del pensionato defunto ma dell'assicurato che al momento del decesso non ha raggiunto i requisiti pensionistici, cioè non ancora in pensione.
Stando a quanto stabilito dalle leggi in vigore 2023, possono ereditare la pensione indiretta familiari superstiti come:
Come stabilito dalle leggi attuali, la pensione indiretta viene riconosciuta di diritto ai familiari superstiti se l’assicurato ha maturato almeno 15 anni di anzianità assicurativa e contributiva di cui almeno 3 anni negli ultimi cinque anni precedenti la data del decesso.
L'importo della pensione indiretta ai familiari superstiti è pari ad una quota percentuale della pensione che sarebbe spettata all'assicurato deceduto ed è interamente cumulabile con i redditi del beneficiario della prestazione.
La domanda per avere la pensione indiretta deve essere presentata direttamente online sul sito Inps, entro un tempo massimo di 10 anni, altrimenti si prescrive la possibilità di richiederla, e viene erogata a partire dal mese successivo a quello del decesso del soggetto assicurato.
Altro trattamento riconosciuto a familiari di un soggetto defunto che non hanno diritto ad avere la pensione di reversibilità è l’indennità di morte una tantum.
L’indennità per morte spetta a coloro che hanno perso un congiunto assicurato all’Inps prima del 1996 e che non aveva ancora maturato il diritto alla pensione e per cui è necessario che l’assicurato abbia versato almeno un anno (52 contributi settimanali) di contributi nei 5 anni precedenti il decesso.
L’indennità per morte una tantum viene erogata solo al coniuge o, in mancanza di questo, ai figli con i requisiti necessari, e non a tutti gli altri parenti che per legge hanno generalmente diritto ad avere pensione di reversibilità o pensione indiretta.
In particolare, i requisiti richiesti per poter presentare domanda per avere l’indennità per morte una tantum sono per i superstiti: