Come si calcolano le pensioni 2023 dopo le modifiche approvate per assegni mensili: ecco cosa prevedono le ultime novità
Quanto sarà importo pensione se si è preso stipendio medio tra 800-2000 euro dopo modifiche 2023? Cambiano gli importi delle pensioni nel 2023 e sono diverse le novità approvate che influiscono, rispetto al calcolo delle pensioni degli anni precedenti, sul risultato dell’assegno finale. Vediamo allora come sapere quale sarà l’importo di pensione 2023 in base a stipendio percepito.
I coefficienti di trasformazione del montante contributivo sono percentuali stabilite dalla legge che al momento della domanda del pensionato in base ad età e contributi versati permettono di calcolare l’importo annuo lordo della pensione finale.
Per calcolare l’importo di pensione finale, infatti, si moltiplica il montante contributivo, cioè la somma complessiva di tutti i contributi effettivamente versati dal lavoratore nel corso della sua vita lavorativa, per il coefficiente di trasformazione in termini percentuali.
I coefficienti di trasformazione per il calcolo della pensione nel 2023 sono aumentati rispetto a quelli in vigore nel 2022, che erano i seguenti:
Per esempio, prendendo il caso di un lavoratore che va in pensione a 67 anni di età con una retribuzione lorda annua di 25mila euro, per uno stipendio mensile di circa 1.300 euro netti al mese, prenderà di pensione di circa 1200 euro al mese nel 2023, rispetto ai circa 1150 che si sarebbero presi nel 2022 e a tale importo, più alto, bisogna poi applicare la rivalutazione pensionistica 2023, più alta dell’anno scorso.
Il calcolo di quanto si prende di pensione nel 2023 se si è preso uno stipendio tra 800-2000 euro dipende anche dalla nuova rivalutazione pensionistica 2023. Quest’anno, infatti, l’indice di rivalutazione delle pensioni è stato fissato al 7,3% stabilita per quest’anno e che contribuisce ad aumentare gli importi delle pensioni nel 2023.
La rivalutazione al 7,3% non è, però, piena per tutti, primo perché si devono considerare gli acconti già ricevuti per la rivalutazione anticipata al 2% tra ottobre a dicembre 2022, e secondo considerando le nuove percentuali stabilite dal governo Meloni differenti in base alle fasce di reddito.
Sono sei le nuove percentuali di rivalutazione 2023 per le fasce di reddito definite dal governo Meloni, che sono del: