Domanda pensione, se INPS non risponde cosa si può fare

di Marianna Quatraro pubblicato il
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Tempi necessari all’Inps per esame domanda di pensione e quando si può uscire effettivamente: cosa fare in caso di ritardi o mancate risposte dall’Istituto

Chi è vicino al raggiungimento dei requisiti di pensione, qualsiasi forma pensionistica scelga per l’uscita, il pensionando deve presentare domanda di pensionamento direttamente all’Inps che si occupa di verificare che tutti i requisiti richiesti, anagrafici e contributivi, siano effettivamente stati maturati e calcolare la pensione finale. Ciò che solitamente un lavoratore si chiede è quanto tempo impiega l’Inps per studiare la domanda di pensione? Quando vengono effettivamente erogati i soli? Cosa fare se l’Inps non risponde alla domanda di pensione presentata?

Domanda di pensione e tempi Inps

Una volta presentata domanda di pensionamento all'Inps e dallo stesso Istituto verificata, non significa che subito raggiunti maturati i requisiti si possa effettivamente andare in pensione. Bisogna, infatti, attendere che trascorrano anche le finestre che ogni forma pensionistica prevede per l’uscita effettiva, a parte la pensione di vecchiaia.

Fino a qualche anno fa, la decorrenza della pensione era il primo giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda per i dipendenti privati e bisognava attendere quatto mesi per la decorrenza della pensione dei lavoratori del pubblico impiego, ma oggi, come confermano le ultime notizie, i tempi di effettiva decorrenza della pensione si sono decisamente allungati conseguentemente ai tempi più lunghi che l’Inps ci impiega per dare risposte dalle domande di pensione.

Potremmo dire, in generale, che per risposta dall’Inps e decorrenza della pensione, con conseguente liquidazione della stessa, i tempi di attesa oggi sono di circa tre mesi che possono essere due per chi presenta domanda di pensione con la novità di quota 100 ma possono arrivare anche a otto mesi per la pensione dei lavoratori dipendenti pubblici. E chi, per esempio, presenta domanda di pensione ad aprile potrebbe averla da agosto ma anche da settembre.

Domanda pensione Inps quando vengono erogati i soli

Per quanto riguarda poi i tempi di erogazione della pensione, il suo accredito, è bene precisare, avviene in tempi diversi in base alla forma pensionistica che si sceglie per l'uscita:
per la pensione di vecchiaia, parte dal primo giorno del mese successivo a quello in cui il lavoratore raggiunge l’età pensionabile;
per gli iscritti alla gestione esclusiva dell’AGO, decorre dal giorno successivo al raggiungimento dei requisiti pensionistici richiesti;
per la pensione anticipata dei lavoratori privati iscritti a tutte le gestioni, considerando la finestra di tre mesi, la pensione decorre dal primo giorno del mese successivo alla finestra;
per la pensione anticipata dei lavoratori pubblici iscritti a gestioni esclusive, considerando sempre la finestra di tre mesi, la pensione decorre dal primo giorno successivo alla finestra;
per i lavoratori pubblici che decidono di andare in pensione con quota 100, considerando una finestra di sei mesi, la pensione decorre dal primo giorno del mese successivo alla finestra;
per i lavoratori privati iscritti al Fondi dipendenti, artigiani, commercianti, gestioni sostitutive o gestione separata che vanno in pensione con quota 100, considerando una finestra di tre mesi, la pensione decorre dal primo giorno del mese successivo alla finestra;
per i lavoratori privati iscritti a Ipost, FS ed Ex Inpdap che vanno in pensione con quota 100, calcolando sempre una finestra di tre mesi, la pensione decorre dal primo giorno mese successivo alla finestra.

Cosa fare se non si riceve risposta dall’Inps alla domanda pensione

Nel caso in cui l’Inps non dia alcuna risposta alla domanda di pensione inviata, considerando sempre i lunghi tempi di attesa oggi previsti, bisognerebbe procedere con la presentazione di una nuova domanda di pensionamento che implicherebbe una ulteriore attesa di tre mesi circa prima di risposta e liquidazione effettiva.

Prima, dunque, di presentare una nuova domanda di pensione, sarebbe consigliabile presentare più solleciti all’Inps e monitorare lo stato della domanda dal cassetto previdenziale del cittadino direttamente sul sito Inps.

Se anche nonostante i solleciti non si dovesse ricevere ancora risposta, allora si può presentare una nuova domanda e il consiglio è anche quello di contattare, contestualmente, l’Istituto telefonicamente, o recandovisi di persona, in modo da chiedere chiarimenti sul motivo per cui non è arrivata alcuna risposta, nel caso in cui vi siano problemi, e come fare per averla.